Tumore al polmone, Gridelli: Estendere la Tac spirale

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Contro il tumore del polmone, che si conferma un big killer, la prima regola è “fare in modo che ci si ammali di meno. Innanzitutto con la prevenzione primaria e quindi la lotta al fumo, e poi con la prevenzione secondaria, cioè con la diagnosi precoce”, innanzitutto con la Tac spirale per i fumatori. Lo sottolinea Cesare Gridelli, presidente dell’Associazione italiana oncologica toracica (Aiot), alla vigilia di Ciot2016, la Conferenza internazionale di oncologia toracica, a Napoli dal 23 al 25 giugno. “Negli Stati Uniti – ricorda l’esperto che è anche presidente del congresso – raccomandano la Tac spirale di prevenzione ai fumatori dopo i 55 anni e a quelli che hanno smesso da meno di 15 anni. E’ uno strumento estremamente sensibile, e in grado di individuare tumori anche molto piccoli. Al momento, però – rileva – in Europa la Tac spirale viene eseguita prevalentemente all’interno di studi clinici. A differenza di quanto accade negli Usa, anche per motivi economici”. Fra gli specialisti che si occupano di tumore al polmone, “c’è molta attesa per gli studi Nelson, olandese, e Italung, italiano, che entro la fine del 2016 dovrebbero definirne il corretto protocollo di uso e confermare i benefici che se ne ottengono”, prosegue Gridelli.