Trivelle: comitato promotore illustra referendum: ‘Votare sì il 17 aprile’

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“Il 17 aprile è importante votare sì al referendum per dire un secco no alle trivelle entro le 12 miglia. Il referendum ha un valore politico per mettere gli italiani in condizione di scegliere, dopo la Conferenza di Parigi, quale politica energetica adottare”. Lo ha detto il coordinatore del comitato ‘No Triv’, Piero Lacorazza, nel corso della presentazione alla Camera del referendum abrogativo del 17 aprile. Secondo Lacorazza, che è presidente del consiglio regionale della Basilicata, “il referendum non metterà a rischio nessun posto di lavoro. Anche per questa ragione – ha aggiunto – faccio un appello ai parlamentari per chiedere di promuovere il referendum e mandare i cittadini alle urne”.

Il comitato promotore è composto dai rappresentanti delle Assemblee legislative di Basilicata, Calabria, Campania, Liguria, Marche, Molise,

Puglia, Sardegna e Veneto, con la partecipazione del comitato nazionale “Vota Sì per fermare le trivelle”, delle realtà associative e culturali, delle imprese della green economy, del turismo, dell’agricoltura e del settore del mare. Nel corso dell’incontro verranno illustrati i contenuti della campagna referendaria.
   

“Il 17 aprile è importante votare sì al referendum per dire un secco no alle trivelle entro le 12 miglia. Il referendum ha un valore politico per mettere gli italiani in condizione di scegliere, dopo la Conferenza di Parigi, quale politica energetica adottare”. Lo ha detto il coordinatore del comitato ‘No Triv’, Piero Lacorazza, nel corso della presentazione alla Camera del referendum abrogativo del 17 aprile. Secondo Lacorazza, che è presidente del consiglio regionale della Basilicata, “il referendum non metterà a rischio nessun posto di lavoro. Anche per questa ragione – ha aggiunto – faccio un appello ai parlamentari per chiedere di promuovere il referendum e mandare i cittadini alle urne”.

Il comitato promotore è composto dai rappresentanti delle Assemblee legislative di Basilicata, Calabria, Campania, Liguria, Marche, Molise,

Puglia, Sardegna e Veneto, con la partecipazione del comitato nazionale “Vota Sì per fermare le trivelle”, delle realtà associative e culturali, delle imprese della green economy, del turismo, dell’agricoltura e del settore del mare. Nel corso dell’incontro verranno illustrati i contenuti della campagna referendaria.