Tripoli addio, nel 2014 giù l’interscambio

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L’escalation della crisi in Libia sta pesantemente condizionando l’andamento dell’interscambio commerciale con in nostro Paese. Lo rileva la Confartigianato, secondo la quale nell’ultimo trimestre disponibile, settembre-novembre L’escalation della crisi in Libia sta pesantemente condizionando l’andamento dell’interscambio commerciale con in nostro Paese. Lo rileva la Confartigianato, secondo la quale nell’ultimo trimestre disponibile, settembre-novembre 2014, il made in Italy verso la Libia è crollato del 35,1 per cento. Nei primi 9 mesi del 2014 la contrazione è stata del 29,3 per cento. “A essere colpite – dichiara Luigi Curto, Presidente di Confartigianato Imprese Veneto – sono soprattutto le piccole e medie imprese che sono parte attivissima nelle esportazioni anche verso la Libia. In un solo anno partono dalle nostre imprese beni e manufatti (non energetici) per oltre 146 milioni di euro, il 13,9% di tutte le esportazioni verso il Paese africano (le prime due regioni negli interscambi sono Lombardia e Veneto). Le esportazioni italiane hanno dovuto subire in media un calo del 29,3 per cento, con picchi del 30.6 per cento in Lombardia e del 37,2 per cento in Emilia Romagna. Oltre i due terzi delle esportazioni non energetiche verso la Libia provengono da cinque regioni italiane: Lombardia con il 23,3 per cento, Veneto con 13,9 per cento, Emilia-Romagna con 12, per cento, Toscana con 9,5 per cento e Campania con 9,4 per cento.