(Adnkronos) – Dopo un incontro, a margine di un convegno sulla riforma fiscale, tra il presidente della Commissione Finanze della Camera Marco Osnato e il presidente dell’Istituto nazionale tributaristi (Int), Riccardo Alemanno, che ricopre anche la carica di vice presidente vicario di Confassociazioni, i tributaristi Int e la Confederazione delle associazioni professionali hanno inviato congiuntamente, alla predetta Commissione parlamentare, una memoria sulla Delega per la riforma fiscale Atti Camera 75 – 1038 di cui si è avviata la discussione per l’ approvazione in prima lettura.
La collaborazione tra Int e Confassociazioni nasce dall’esigenza di evidenziare le criticità del sistema fiscale pervenute anche dalle associazioni professionali aderenti alla Confederazione presieduta da Angelo Deiana, il gruppo di lavoro che ha provveduto alla stesura della memoria è composto da membri del Consiglio nazionale dell’Int alcuni dei quali rivestono ruoli dirigenziali anche in Confassociazioni: Riccardo Alemanno, Giuseppe Zambon vice presidente nazionale dell’Istituto nazionale tributaristi e segretario generale dell’Osservatorio sulla fiscalità di Confassociazioni, Edoardo G. Boccalini segretario nazionale dell’Istituto nazionale tributaristi, Salvatore Cuomo consigliere nazionale aggiunto dell’Istituto nazionale tributaristi e coordinatore della Commissione Int a supporto della Riforma fiscale e Paola De Maio consigliere nazionale aggiunto e vice segretario generale dell’Osservatorio sulla fiscalità di Confassociazioni.
La memoria inviata alla Commissione finanze Camera, si suddivide in riflessioni, osservazioni e proposte alla Delega fiscale, riprendendo le 10 priorità dell’Int per la riforma del sistema fiscale e proponendo alcune riflessioni valutative sui testi.
Le osservazioni, che riguardano solo una prima analisi della Delega di riforma fiscale e che saranno implementate e approfondite nel corso dell’iter parlamentare di approvazione e soprattutto nell’emanazione dei decreti attuativi, riguardano diverse tematiche.
1) Concordato per la definizione biennale della base imponibile in cui si evidenzia la necessità del coinvolgimento di tutti gli intermediari fiscali abilitati al fine di assicurare a tutti i contribuenti la possibilità di valutarne gli effetti.
2) Razionalizzazione dell’istituto dell’interpello che, se subordinato a un contributo, deve andare di pari passo con la semplificazione e la chiarezza normativa.
3) Semplificazione – cancellazione di adempimenti tra cui l’invio delle liquidazioni periodiche Iva (Lipe) e il modello 770 semplificato.
4) revisione di alcuni costi per la determinazione del reddito in particolare le tabelle degli ammortamenti e la deducibilità degli autoveicoli.
5) rateizzazione per i pagamenti tributari e contributivi del 2° acconto da autotassazione che consentirebbe la regolarità e maggiore liquidità soprattutto ai soggetti meno strutturati.
A seguire le proposte, che potrebbero tradursi in emendamenti alla Delega o ad altri veicoli normativi in ambito tributario. 1) Modifica alla Legge 212/2000 Statuto dei diritti del contribuente in attesa dell’ iter per elevarla a rango costituzionale. 2) Aiuto immediato alle famiglie in tema di versamento di imposte personali e contributi.
3) Contributo strutturale a regime per il Fondo famiglia da applicare agli accertamenti definitivi. 4) Nuovo sistema di controllo per le compensazioni dei crediti fiscali, con semplificazione e contestuale maggior contrasto alle frodi. 5) Contrasto dell’evasione con contrapposizione interessi delle parti. 6) detrazione spese formazione giovani professionisti in regime forfettario. 7) Modifiche all’articolo 10 della Legge n. 183/2011 (STP).
Il presidente Alemanno ha così commentato: “In merito alla legge Delega di riforma fiscale ribadisco quanto già dichiarato in precedenti occasioni di dibattiti e di audizioni sui ddl di riforma del sistema fiscale, cioè una riforma che deve essere strutturale e basata sui seguenti capisaldi: certezza e stabilità normativa, semplificazione, riduzione della pressione fiscale ed equità. Una riforma che non solo non è più rinviabile per migliorare il rapporto fisco-contribuente, sia per le famiglie che per il settore produttivo, ma anche per dare credibilità agli investitori esteri e ai mercati finanziari.”
Dal canto suo il presidente di Confassociazioni Angelo Deiana ha dichiarato: “Confassociazioni è un contenitore di professionalità in tutti i settori della vita economica e sociale del Paese, in questo importante frangente non potevamo che affidarci a chi con la materia fiscale si confronta ogni giorno e ha dimostrato negli anni di saper ben evidenziare le concrete esigenze di una riforma che deve porre al centro la tutela e gli interessi dei cittadini-contribuenti”.