Trent’anni senza Lucio Amelio, il 2 luglio su Sky Arte il documentario di Gelormini sul gallerista napoletano

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in foto Lucio Amelio con Andy Warhol e Joseph Beuys

Trent’anni fa, il 2 luglio 1994, si interrompeva l’avventura terrena di un protagonista indiscusso dell’arte del secolo scorso che da Napoli illuminò la scena internazionale con le sue intuizioni geniali. Sky Arte celebra questo anniversario trasmettendo “Lucio Amelio” di Nicolangelo Gelormini, prodotto da Davide Azzolini per Dazzle Communication.  Il film andrà in onda su Sky Arte il 2 luglio alle 21,15 e in streaming su NOW. Disponibile On demand.

Dedicata ad una tra le personalità napoletane più dirompenti nel mondo dell’arte contemporanea, pioniere delle nuove correnti del Novecento, l’opera di Gelormini è stata presentata in anteprima alla 18esima edizione della Festa del Cinema di Roma, e si è aggiudicata il Premio Speciale Cultura dei Nastri d’Argento 2024 assegnato dal Direttivo Nazionale dei Giornalisti Cinematografici Italiani (Sngci).

Lucio Amelio ha rappresentato una figura fondamentale per la scena artistica internazionale: è stato lui che nel 1980 ha messo Andy Warhol – il maggior esponente della pop art americana – in contatto con l’artista tedesco Joseph Beuys; ed è stato lui che, solo pochi mesi dopo questo memorabile incontro, ha riunito i più famosi artisti visivi del mondo a Napoli, colpita dalle conseguenze di un terribile terremoto.
In quell’occasione, i più grandi nomi dell’arte mondiale hanno rappresentato la tragedia e dato il loro apporto alla ricostruzione, creando il documento di un’epoca: la mostra “Terrae Motus”. Amelio è stato il deus-ex-machina e il genio: il mago che ha reso possibile l’impossibile. Questo documentario lo racconta.
Attraverso le interviste dirette e il materiale d’archivio, “Lucio Amelio” indaga lo spirito cangiante di Lucio: da un lato l’anfitrione devoto agli artisti, il precursore di nuove tendenze, il propugnatore delle teorie e il centro del dibattito poetico; dall’altro il businessman e genio partenopeo che ha colto le occasioni e letto la realtà per conquistare il mondo con Napoli e far conquistare Napoli dal mondo.

A raccontare questa storia sono gli amici e i familiari di Lucio, chi lo ha conosciuto e chi ha lavorato con lui. Ma anche i suoi studiosi, eredi e gli artisti e i galleristi che hanno fatto tesoro della sua esperienza e che, ancora oggi, ne ammirano l’incredibile lascito artistico. Tra gli altri: Anna Amelio, sua sorella a capo dell’imponente Archivio lasciato da Lucio, Mario Franco, amico e documentarista, Achille Bonito Oliva, Andrea Viliani, curatore della “personale” a lui dedicata al museo Madre di Napoli, Angela Tecce, presidente della Fondazione Donnaregina per le Arti Contemporanee di Napoli e curatrice della mostra “Vesuvius” a Capodimonte, Nino Longobardi, artista scoperto e forgiato da Amelio, Tomas Arana, suo assistente nonché testimone diretto del fatidico incontro tra Beuys e Warhol. E ancora le voci di Angelo Curti, Francesco Di Bennardo, Fabio Donato, Ernesto Esposito, Renato Esposito, Giuliana Gargiulo, Tiziana Maffei, Peppe Morra, Lia Rumma, Toni Servillo, Ernesto Tatafiore.
Diretto e montato da Nicolangelo Gelormini il film è prodotto da Davide Azzolini, Dazzle Communication in collaborazione con Archivio Amelio Santamaria, con il contributo di Ministero della Cultura – DG Cinema e Regione Campania – Film Commission Regione Campania.

in foto Nicolangelo Gelormini

Dalle collaborazioni con Sorrentino e Ronconi alle regie tv
Nato a Napoli, Gelormini si diploma al Centro Sperimentale di Cinematografia dopo la Laurea in Architettura. Intraprende la strada del cinema come assistente di Paolo Sorrentino nel film L’uomo in più. Nel 2010 partecipa al film corale Napoli24 presentato al 28 Torino Film Festival. Nel 2013 firma per Luca Ronconi gli interventi filmici del Santa Giovanna dei Macelli di Bertolt Brecht in scena al Piccolo di Milano e nel 2015 presenta alla 72 Mostra del Cinema di Venezia il video All The Things, canzone scritta da David Lynch e interpretata da Chrysta Bell.  Nel 2020 dirige e monta il suo primo lungometraggio Fortuna, interpretato da Valeria Golino, Pina Turco, Cristina Magnotti e Libero De Rienzo, in concorso alla 15 Festa del Cinema di Roma e liberamente ispirato alla tragedia di Parco Verde a Caivano. Lo stesso anno dirige Christina Ricci nel corto Abracashoes e Isabelle Huppert nel film interattivo Hotel Vivier Cinematheque. Nel 2022 dirige la docuserie in 4 puntate Il Sequestro Dozier su Sky Doc e nel 2023 partecipa come regista di puntata alla serie L’Arte della Gioia con Valeria Bruni Tedeschi e Jasmine Trinca, tratta dall’omonimo romanzo di Goliarda Sapienza. Ha insegnato allo IED di Milano e al Centro Sperimentale di Cinematografia nelle sedi di Milano, L’Aquila e Palermo.