Transizione energetica, il ruolo del Sud: esperti a confronto alla Federico II

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in foto da sinistra Vito Grassi, Marco Zigon e Luigi Nicolais (fonte foto Imagoeconomica)

L’emergenza climatica e gli ambiziosi obiettivi del Green Deal europeo e del programma NextGenerationEU, gli eventi determinati dalla pandemia nonché il piano europeo REPowerEU conseguente ai recenti eventi bellici impongono una riflessione su quali azioni adottare per un concreto e rapido rilancio del Meridione. Transizione ecologica e digitale devono essere sostenibili non solo economicamente ma anche socialmente e ambientalmente e devono condurre ad una Europa che sia più omogenea tra i vari territori dal punto di vista delle capacità di sviluppo economico. Per la prima volta a Napoli, Istituzioni nazionali e regionali, grandi aziende come Enel e Terna, associazioni di aziende del settore elettrico nonché imprese del territorio si confrontano con l’Università Federico II per comprendere come si possa concretamente accelerare la transizione verso una diversificazione energetica di cui ha estremo bisogno l’Italia e l’Europa per abbattere i costi dell’energia per i cittadini e per le aziende. L’evento, in programma questa mattina dalle 10.30 alle 13.30 nell’Aula Magna “Leopoldo Massimilla” del plesso di Ingegneria di piazzale Tecchio e su Canale Teams (codice: y20ww25), intende delineare quindi il ruolo che il Mezzogiorno d’Italia e l’Ingegneria Elettrica potrebbero assumere in questo contesto. “Nel Meridione d’Italia si concentra l’85% dei nuovi permessi per l’installazione di produzione di energia da fonti rinnovabili. Se si sbloccassero solo i 2/3 delle domande di allaccio che attendono i permessi ciò farebbe crollare la dipendenza di Gas dell’Italia del 66 %. Il Meridione d’Italia potrebbe diventare, in pochi anni, un nodo strategico per trasferire verso l’Italia e l’Europa l’energia elettrica da fonti rinnovabili prodotta in loco e nei deserti dell’Africa settentrionale, accelerando la transizione energetica prevista dagli ambiziosi obiettivi del Green Deal europeo e del programma NextGenerationEU”, osserva il professore Santolo Meo, coordinatore del Corso di Laurea in Ingegneria Elettrica e organizzatore dell’evento.

In che modo le Istituzioni regionali, nazionali ed europee possono accompagnare questa transizione? Di cosa hanno bisogno le Aziende? Come devono riorganizzarsi grandi Società come Terna e Enel? che contributo può dare l’Università per agevolare Istituzioni, Aziende ed Enti locali per una rapida transizione? Si confronteranno per dare una risposta a queste domande l’Onorevole Emanuela Rossini, vicepresidente Commissione Affari europei, Vito Grassi, vicepresidente di Confindustria, Valeria Fascione, assessore all’Innovazione della Regione Campania, Cosimo Latronico, assessore all’Energia della Regione Basilicata, Vincenzo Ranieri, amministratore delegato di ENEL distribuzione, Francesco Del Pizzo, direttore della rete TERNA, Marco Zigon, Presidente della GETRA, Walter Tortorella, direttore del Dipartimento Economia locale e formazione Fondazione IFEL e ANCI, Luigi Nicolais, consigliere per le politiche della ricerca del Ministero dell’Università, Andrea Zaghi, direttore dell’associazione di imprese elettriche “Elettricità futura”, Fabio Villone, direttore del Dipartimento di Ingegneria elettrica della Federico II, Angelo Raciti, vicepresidente AEIT.