Transazioni digitali: il futuro delle monete virtuali

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I metodi di pagamento stanno man mano evolvendo e l’utilizzo giornaliero del contante e dell’emissione degli assegni in caso di spese importanti sta scemando.
Oggi, i flussi di denaro sono monitorati soprattutto per evitare di dare vita ad attività illecite e per tamponare il grave fenomeno dell’evasione fiscale: bancomat e carte di credito e debito rispondono a questa esigenza e ad altre, ma non sono gli unici metodi, perché tra i consumatori è sempre maggiore la richiesta di un pagamento più flessibile.

Come è cambiato il metodo di pagamento nel corso degli ultimi anni

Negli anni ottanta iniziarono a circolare i primi terminal per le carte di credito che rivoluzionarono il metodo di pagamento in rete: le prime aziende che sfruttarono i pagamenti online puntarono su consumatori e commercianti, creando i primi gateway di pagamento.

Nel 1994, arrivò Amazon e l’anno dopo eBay, portando a un boom delle transazioni del commercio online; nei primi anni 2000 i creatori progettarono i primi software indirizzando le transazioni verso dei processori di pagamento.

Oggi esistono tantissimi sistemi di pagamento elettronici e in molti Paesi l’utilizzo del contante è già sotto il 3% delle transazioni totali, consentendo ai governi di monitorare il flusso del denaro. I consumatori si stanno abituando persino a pagare direttamente dal telefono o a usare PayPal, un sistema rapido e sicuro.

Negli ultimi dieci anni si è aggiunto l’innovativo metodo di pagamento in criptovalute come Bitcoin: un sistema che non ha ancora corso legale e le cui monete virtuali non sono emesse dal governo.

L’ultima novità sono le carte virtuali multifunzione, utili per effettuare una sola transazione o più e sono ideali per comprare online.

Boom di criptovalute: cosa sono e la loro utilità online

Le criptovalute, prime tra tutte il Bitcoin, sono delle monete che si basano sulla tecnologia blockchain e sono gestite dagli utilizzatori stessi. Si pongono come mezzi di pagamenti alternativi a quelli tradizionali: si collocano su una serie numerica collegata in modo immutabile in blocchi di bit dentro una catena chiamata blockchain: chi utilizza i Bitcoin lo fa conservando la serie numerica su un indirizzo internet utile per fare o ricevere pagamenti.

Le criptovalute possono essere comprate in modo virtuale negli exchange, o diventare oggetto di transazione nelle piattaforme di trading. Si tratta di transazioni sicure, segretate e dunque poco apprezzate dai governi perché non rispettano gli standard di trasparenza dei flussi monetari.

Considerato il grande interesse intorno al fenomeno cripto, sempre più persone si sono interessate e informate riguardo agli investimenti in questo comparto. Poiché la natura delle criptovalute è altamente volatile, è opportuno essere a conoscenza delle loro caratteristiche specifiche prima di procedere con qualsiasi investimento (acquisto diretto o trading che sia). Se si è alla ricerca di criptovalute su cui investire, infatti, è bene sapere che esistono risorse dettagliate riguardo alle criptomonete emergenti, molto utili per orientarsi e andare oltre Bitcoin, Ethereum e le altre più note (al momento davvero poco accessibili).

I vantaggi degli investimenti in criptovalute sono soprattutto la libertà di pagamento, con la possibilità di inviare e ricevere qualsiasi quantità somma all’istante e in qualunque momento, e commissioni solitamente molto basse .

Se le prime monete virtuali sono state emesse nel 2009, l’enorme crescita delle criptovalute è stata particolarmente esplosiva durante la pandemia quando, partendo da 150 miliardi, sono stati raggiunti i duemila miliardi di dollari, arrivando al record di 1.000 miliardi nel gennaio 2021.

Le prospettive più promettenti per il futuro vedono una sempre maggiore integrazione delle monete digitali e della blockchain nei servizi finanziari e in altri settori. In un contesto di questo genere, le criptovalute potranno superare l’attuale momento di incertezza e rientrare tra i principali metodi di pagamento in uso nel mondo reale.