Esistono tomaie e tomaie. Quelle di Tranceria Italy Shoes, giovane realtà manifatturiera in forte crescita della provincia di Avellino con quartier generale a Mugnano del Cardinale, sono in pelle di altissima qualità e rigorosamente cucite a mano. Così rifinite e curate da non passare inosservate agli occhi di giganti della moda internazionale. Tanti brand di lusso hanno stretto infatti collaborazioni con il patron Ernesto Tondi, sin dall’apertura dell’opificio irpino nel 2018.
Artigianalità ed innovazione al servizio del settore Luxury. Una ricetta vincente che ha consentito a Tranceria Italy Shoes di ‘confezionare’ prodotti esclusivi, con tanto di iniziali sulla tomaia, per autentici numeri uno al mondo come l’ex presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump, il campione di basket Michael Jordan e il padrone di casa del salotto televisivo più famoso d’Italia Bruno Vespa.
Serietà, rispetto dei tempi di consegna e discrezione completano il Dna dell’impresa avellinese, che grazie a tali caratteristiche ha saputo guadagnarsi la stima e la fiducia di colossi leader nella produzione mondiale di calzature ed accessori, aprendo la strada a nuovi investimenti in sostenibilità, Industria 4.0 e welfare direttamente funzionali alla crescita aziendale e all’incremento di occupazione attraverso la formazione di nuove figure professionali, tutta manodopera ultra qualificata proveniente dal territorio campano.
Il processo di produzione: dal taglio al controllo di qualità
Tutto ha inizio dallo stoccaggio delle pelli, che avviene in un magazzino attiguo alla sala delle macchine, in cui sono impiegati oltre 20 operai, per lo più donne. Qui arriva il pellame che dovrà essere lavorato ed inizia l’incantesimo, un connubio perfetto tra la sapienza artigiana e l’innovazione. Le pelli vengono infatti preliminarmente sottoposte al tiraggio di controllo, al fine di individuare eventuali difetti ed imperfezioni, che se tali andranno considerati come “scarti”. Materiali oggi messi da parte ma domani – sulla scorta dell’ambizioso programma d’investimenti dell’azienda – pronti ad alimentare una nuova linea di produzione sulla base di pelli riciclate, con un aumento della produzione e della redditività per niente trascurabile. E’ questo il primo step del minuzioso processo di controllo di qualità dell’impresa irpina. Quello successivo è la verifica del taglio, fatta a mano, quando la forma alla pelle è già stata data. In questo caso la trazione consente di capire se la superficie della futura tomaia è segnata, macchiata o imperfetta. Qualora dovesse verificarsi una soltanto di tali condizioni, il taglio verrà rifatto e il processo ripartirà daccapo. Ultimissimo controllo a tomaia finita, prima che venga imbustata e spedita al brand che l’ha commissionata. Anche qui, se parte della scarpa dovesse far riscontrare difetti, la stessa verrà rifatta e riportata ad una resa conforme agli standard di qualità dell’azienda.
I numeri
Con 22 dipendenti (per il 70 per cento donne), 768 mila euro di fatturato nel 2021 e 848mila euro nel 2022, Tranceria Italy Shoes si sta facendo strada nel settore manifatturiero campano grazie al mix di artigianalità ed innovazione. All’orizzonte anche il progetto di un’Academy per formare nuovi dipendenti.
La governance
L’azienda è stata fondata nel 2018 dall’imprenditore Ernesto Tondi, 47 anni, amministratore unico, formatosi sul campo come artigiano e poi diventato patron di Tranceria Italy Shoes e di un altro opificio nella vicina città di Pomigliano d’Arco, in provincia di Napoli, con l’attivo 14 dipendenti. Antonio Tondi è invece il direttore amministrativo, mentre il consulente aziendale è il dottor Antonio Galietta.
Sostenibilità, industria 4.0 e welfare
Un ambizioso programma di investimenti caratterizza il futuro di Tranceria Italy Shoes, che punta -anche attraverso la partecipazione a bandi regionali – ad ammodernare il proprio parco macchine in chiave di Industria 4.0, mirando contestualmente alla sostenibilità e ad un’economia circolare, senza tralasciare tuttavia le opportunità di business che possono arrivare dall’ingresso di nuovi dipendenti e dall’attuazione di politiche interne di welfare. “E’ un settore in salute il nostro – dichiara Ernesto Tondi, amministratore unico -, c’è un grosso margine di crescita, occorre però investire per essere competitivi e puntare ad un programma di assunzioni che preveda anche una fase di formazione in azienda. Purtroppo, il mercato non fornisce più manodopera qualificata e bisogna crearla scommettendo sui giovani e sul territorio”. Spesso e volentieri oltre ad essere anagraficamente giovani le risorse di Tranceria Italy Shoes sono donne. “Abbiamo una particolare sensibilità rispetto ai temi di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e in futuro speriamo di poter metter su anche un asilo nido aziendale per essere ancora più vicini ai nostri dipendenti”, prosegue Tondi. Completa il processo di ammodernamento dell’impresa irpina un piano di installazione di pannelli fotovoltaici, impianti di efficientamento energetico, auto elettriche, il riciclo di scarti di lavorazione di pellame per un ciclo di produzione sempre più green e improntato all’economia circolare.