Tour dello Stadio Olimpico, il progetto di Sport e Salute

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in foto lo Stadio Olimpico di Roma

di Francesco Garibaldi

Real Madrid, Barcellona, Arsenal, Manchester City, Chelsea, Tottenham, Benfica, Juventus, Paris Saint-Germain: cosa hanno in comune tutti questi Top club del calcio internazionale? Oltre ad essere state parti integranti della defunta “Superlega”, queste squadre sono accomunate dall’avere un museo all’interno dei rispettivi stadi. Mettere in mostra i propri successi, ricordare la storia del club e offrire la possibilità di raccontarsi rappresentano tasselli rilevanti per la fidelizzazione di tifosi e visitatori, soprattutto stranieri.
Tutto questo, fino a pochi giorni fa, non era immaginabile nello stadio n.1 del panorama sportivo italiano, l’Olimpico di Roma, ristrutturato per Italia ’90 e “nostro ambasciatore” nel recente e vittorioso EURO 2020. L’11 novembre 2021, infatti, è stato tagliato il nastro del nuovo “Tour dello Stadio”, un progetto fortemente voluto da Sport e Salute, gestore dell’impianto, in partnership con le squadre cittadine AS Roma e SS Lazio, e con la FIGC – Federazione Italiana Giuoco Calcio.
Aperto tutti i giorni (dalle 10:00 alle 17:30, eccetto per i match days), il percorso guidato (con entrata dalla Tribuna Monte Mario) accompagna il visitatore nel percorso che, la domenica, i pullman delle squadre compiono per portare i giocatori nelle viscere della struttura.
Questo lungo corridoio è costellato da installazioni che mostrano le maglie delle leggende dello Stadio: oltre ai simboli delle squadre capitoline e della Nazionale, c’è spazio anche per i cimeli di calciatori che nell’impianto hanno vinto trofei (come Gigi Buffon con la Supercoppa 2013 e Javier Zanetti con la Coppa Italia 2009-2010), rugbysti di primo ordine (Tommaso benvenuti e Alessandro Roncon, tra gli altri) o cantanti che si sono esibiti in concerti da ricordare, tra cui anche Top Class come Vasco Rossi, Claudio Baglioni e Roger Waters. Accanto a ogni teca, un QR Code spiega la storia e le gesta dei giocatori e dei personaggi raccontando il loro rapporto con lo Stadio.
Nel corso della experience, si rivive tutto ciò che i giocatori fanno il giorno della gara, tra gli spogliatoi (si possono visitare!) e la mixed zone (spazio interviste), dove video emozionali ricordano la storia dell’Olimpico e la sua evoluzione infrastrutturale nel tempo, accompagnata da timelines degli eventi più rilevanti.
Plastici in miniatura e cimeli vari “scortano” il visitatore tra gli spogliatoi e “lo sbarco” sul manto erboso, a cui si può accedere nello spazio riservato all’area tecnica per respirare un po’ di “aria di campo” e, scattando qualche foto tra le panchine, assaggiare l’ebbrezza di un verde unico su cui innumerevoli campioni si sono esibiti. Guardando la Sud e la Nord e pensare alla domenica di Roma.
Ora, finalmente, anche lo Stadio della Capitale può dire di avere un Tour, anche se forse è meglio chiamarlo Museo, anche con la M maiuscola.