Torre del Greco, crac Deiulemar: la Cassazione conferma le condanne per gli armatori

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È definitiva la dichiarazione di responsabilità penale per i cinque imputati del crac Deiulemar, la società di armatori di Torre del Greco nella quale circa 13mila risparmiatori, soprattutto famiglie locali, hanno investito nel corso degli anni quasi 800 milioni di euro. Lo ha stabilito la Cassazione. L’entità delle pene deve però essere ricalcolata in appello per una nuova valutazione delle circostanze aggravanti e attenuanti: il nuovo giudizio che si svolgerà davanti alla Corte di Appello di Roma verterà solo sul trattamento sanzionatorio. Diverse decine di persone rimaste truffate nel crac sono venute questa mattina ad assistere all’udienza in Cassazione e alla lettura del verdetto. In particolare sono stati ritenuti responsabili i fratelli Angelo e Pasquale Della Gatta che in appello sono stati condannati dalla corte capitolina a 11 anni e 8 mesi di reclusione; Giuseppe Lembo, l’unico fondatore del gruppo ancora in vita che era stato condannato a 13 anni. Definitivamente accertata anche la responsabilità di Micaela Della Gatta (che era stata condannata a 5 anni e 4 mesi), la figlia del defunto ex amministratore unico Michele Iuliano, Giovanna Iuliano (che era stata condannata a 5 anni e 4 mesi). Per tutti ci sarà il ricalcolo delle pene.