Tokyo poco mossa, deboli le borse cinesi

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Tokyo poco mossa, deboli le borse cinesi

Borsa italiana in progresso: il Ftse Mib segna +0,77%, il Ftse Italia All-Share +0,69%, il Ftse Italia Mid Cap +0,18%, il Ftse Italia Star +0,12%.

Mercati azionari europei positivi in avvio: DAX +0,4%, CAC 40 +0,4%, FTSE 100 +0,5%, IBEX 35 +0,2%.

Ieri sera a Wall Street l’S&P 500 ha chiuso a -0,98%, Nasdaq Composite a -1,01%, Dow Jones Industrial a -1,00%. I future sui principali indici USA attualmente sono in rialzo dello 0,1% circa. Poco mossa Tokyo con il Nikkei 225 a +0,15%. Deboli le borse cinesi: a Shanghai l’indice CSI 300 termina a -0,19%, a Hong Kong l’Hang Seng a -1,43%.

Euro stabile contro dollaro poco sopra il minimo di venerdì a 1,0708, livello più basso da aprile. EUR/USD al momento oscilla in area 1,0750.

Mercati obbligazionari europei positivi in avvio. Il rendimento del BTP decennale è in calo di 5 bp rispetto alla chiusura precedente all’1,72%, quello del Bund cede 2 bp allo 0,67%. Lo spread è quindi in ribasso di 3 bp a 105.

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Borse asiatiche

La borsa giapponese chiude la seduta sui massimi degli ultimi due mesi, ma le borse dell’area Asia-Pacifico scivolano sui minimi degli ultimi 30 giorni, penalizzate dalla prospettiva di una crescita globale meno forte del previsto e in attesa che la Federal Reserve aumenti i tassi a dicembre. L’indice MSCI perde l’1%.

Tokyo archivia la seduta in rialzo di 0,3 punti percentuali, sui massimi degli ultimi due mesi. A incidere è ancora la maggiore propensione al rischio diffusasi sul mercato dopo i positivi dati sull’occupazione americana, che hanno spinto il dollaro al rialzo sullo yen. L’indice Nikkei chiude in rialzo dello 0,2% a 19.671,26 punti, il massimo dal 20 agosto. L’indice Topix ha perso invece lo 0,1% a 1.589,48 punti

SHANGAI cede lo 0,1% mentre HONG KONG lascia sul campo l’1,5%. Prada -0,96%. Ad agitare trader e broker oggi è soprattutto il processo di disinflazione in Cina. L’indice dei prezzi al consumo è salito a ottobre dell’1,3% su base annua, meno delle attese, rispetto al +1,6% di settembre.

SEUL perde l’1,4% a 1.996,59, il livello più basso dal 7 ottobre. Secondo Park Seok-hyun, analista di Eugene Investment & Securities, i dati sull’inflazione cinese preludono a dinamiche moderate per consumi e produzione industriale in Corea del Sud.

TAIPEI perde l’1,2%. Tra i titoli in evidenza, Cathay Financial scende del 2,8%.

Borsa Usa

Wall Street chiude con un ribasso, ieri, in una giornata priva di dati macro, ma condizionata da due eventi importanti, le nuove stime sulla crescita globale da parte dell’OCSE e il discorso del presidente della Fed di Boston, Eric Rosengren.

L’OCSE ha rivisto al ribasso le previsioni sul Pil globale nell’anno in corso, l’indicatore più evidente del rallentamento è il commercio la cui crescita, a livello internazionale, è davvero insignificante (+2%), un valore che normalmente si riscontra nelle fasi recessive.

Il presidente della Fed di Boston ha indicato il mese di dicembre come un buon periodo per iniziare ad aumentare i tassi negli Stati Uniti.

Ma veniamo agli indici e alla più significative performance dei titoli che li compongono.

Dow Jones (-1,00%). Fin dall’apertura sono sempre rimaste in territorio positivo Du Pont (+1,00%) la cui crescita, da inizio ottobre, è senza tentennamenti, e Walt Disney (+0,65%) un altro titolo che da oltre un mese è in una straordinaria fase positiva.

Sul fondo Exxon (-2,98%), preoccupante anche il calo di Caterpillar (-2,64%), mentre è proprio senza fine il crollo di IBM (-2,13%), per trovare quotazioni così basse dobbiamo tornare all’ottobre 2010.

S&P500 (-0,98%). C’è un indiscusso protagonista, si tratta di Norfolk Southern (+10,96%) dopo che, si vocifera,  possa presto arrivare una offerta di acquisto da parte della concorrente Canadian Pacific Railway. Rimbalzano Exelon Corp (+2,56%) e Southern Company (+0,99%).

Crolla Priceline.com (-9,57%) dopo la trimestrale, in calo anche il biotecnologico Celgene (-2,28%) e il petrolifero Conocophillips (-2,03%).

Nasdaq (-1,01%). Tre titoli del comparto biotech sul podio: Incyte Corp. (+5,64%), Vertex Pharma (+0,75%) e Mylan (+0,40%)

Torna a scendere Wynn Resorts (-7,89%), nuovo minimo dell’anno per Vimpelcom (-4,55%) ed ennesimo ribasso anche per Micron Technology (-3,71%).

Europa

Avvio di ottava con il segno meno per le borse del Vecchio continente, ieri. A Francoforte il Dax ha terminato la prima seduta della settimana con un rosso dell’1,57% a 10.815,45 punti mentre l’accoppiata formata da Cac40 e Ibex ha rispettivamente lasciato sul parterre l’,146 e l’1,22 per cento fermandosi a 4.911,17 e 10.325,2 punti. Limita le perdite il Ftse100, sceso di quasi un punto percentuale (-0,92%) a 6.295,16 punti.

Tonfo della Borsa portoghese in scia all’incertezza politica.

Italia

Piazza Affari ha chiuso in ribasso, ieri, aumentando le perdite nel pomeriggio in scia all’andamento negativo di Wall Street e ad alcune incertezze emerse dalla periferia europea. Il mercato, dopo i dati sull’occupazione statunitense pubblicati venerdì, scommette ormai sul rialzo dei tassi d’interesse da parte della Fed nella riunione di dicembre. I dati di venerdì hanno portato ad un rafforzamento del dollaro Usa e a una fase correttiva sul mercato obbligazionario.

Nell’Eurozona l’Eurogruppo non ha sbloccato la prima tranche da 2 miliardi di euro alla Grecia. “Tanto lavoro è stato fatto, ma importanti obiettivi devono essere ancora raggiunti”, ha dichiarato il presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem.

In questo quadro a Piazza Affari l’indice Ftse Mib ha chiuso con un ribasso dell’1,87% a 22.107 punti.

I dati macro attesi oggi

Martedì 10 novembre 2015

00:50 GIA Bilancia partite correnti set;

03:00 CINA Inflazione ott;

03:00 CINA Indice prezzi alla produzione ott;

06:00 GIA Indice Economy Watchers ott;

08:45 FRA Produzione industriale set;

09:00 EUR Riunione Ecofin;

10:00 ITA Produzione industriale set;

14:30 USA Indice prezzi importazioni ott;

16:00 USA Scorte e vendite all’ingrosso set.