Tokyo perde ancora (Nikkei 225 -1,00%)

49

Il punto. Avvio sotto i prezzi di riferimento per gli indici azionari di Piazza Affari. Il Ftse Mib segna adesso -0,80%, il Ftse Italia All Share lo 0,07%, il Ftse Italia Star cede invece lo 0,34 per cento.

In rosso anche gli altri indici azionari europei: il Dax cede lo 0,66%, il Cac 40 lo 0,83% e l’Ibex 35 lo 0,54 per cento. In calo anche il Ftse 100 britannico (-0,58%). I Future sugli indici azionari americani attualmente poco sotto la parità con il derivato sull’S&P 500 che cede lo 0,11%, quello sul Nasdaq che perde lo 0,15% e quello sul Dow Jones in frazionale ribasso dello 0,06 per cento.

Le chiusure della seduta precedente a Wall Street ha registrato per l’S&P 500 un -0,81%%, per il Nasdaq Composite un -0,94% e per il Dow Jones Industrial un -0,74%.

Negativa anche Tokyo con l’indice Nikkei 225 che ha chiuso in calo dell’1%. Borse cinesi, invece, poco oltre la parità: l’indice CSI 300 di Shanghai e Shenzhen al momento segna +0,31% circa, l’indice Hang Seng di Hong Kong perde lo 0,54 per cento.

Euro in calo sul dollaro in queste ore: il cambio EUR/USD cede lo 0,28% e si riporta a 1,1256. L’obbligazionario registra un rialzo dei rendimenti di BTP (+3 pb all’1,49%) e del Bono (+4 pb all’1,54%) mentre si contrae lo yield del Bund tedesco di 2 punti base portandosi allo 0,01% e cresce di un punto base il rendimento dell’Oat francese (0,41%).

Lo spread BTP/Bund sale dunque a 148 punti base e conferma il clima di incertezza sulla possibilità di un Brexit che potrebbe avere un impatto economico diretto su Londra e il Vecchio Continente e potrebbe anche aprire la via per un abbandono dell’Europa da parte di altri Paesi membri: un’ipotesi che però alcuni osservatori iniziano a valutare con minore pessimismo indicando le opportunità di un’Europa più piccola, ma più coesa e integrata. 
A Milano i bancari tentano una ripresa durante i primi scambi con l’indice FTSE Italia Banche che segna un rialzo dell’1,07%; il settoriale europeo EURO STOXX Banks cede invece lo 0,86 per cento.


Borse asiatiche
Continua il declino dei mercati asiatici, sempre con lo sguardo rivolto all’ipotesi di Brexit (la sterlina ha perso lo 0,60% sul dollaro avvicinandosi ai minimi degli ultimi due mesi) che pure aveva spinto al ribasso i listini europei lunedì. In attesa delle decisioni in tema di politiche monetarie da parte della Federal Reserve e della Bank of Japan in settimana, l’indice Msci Asia Pacific, Giappone escluso, perde oltre mezzo punto percentuale dopo avere segnato la peggiore performance da aprile nella seduta di lunedì.

E anche a Tokyo le vendite non si fermano: il Nikkei 225, crollato del 3,51% nella seduta precedente, chiude in flessione dell’1,00% (performance simile per l’indice più ampio Topix, deprezzatosi dello 0,98%), appesantito dai titoli di grandi esportatori di diversi settori (dall’elettronica, alla chimica, al retail). 
Lo yen continua ad apprezzarsi sul dollaro, anche se marginalmente, e si muove intorno ai massimi dell’ultimo mese. Sul fronte macroeconomico, in aprile la produzione industriale del Giappone segna il secondo mese consecutivo di progresso e la crescita dello 0,5% su base mensile rettificata è anche migliore rispetto allo 0,3% della lettura preliminare. Più limitato rispetto a Tokyo è invece il declino di Seoul: il Kospi segna infatti una perdita dello 0,36% al termine delle contrattazioni.

Sul fronte delle materie prime, il Bloomberg Commodity Index è in declino dello 0,60% (terzo calo nelle ultime quattro sedute). L’indice è comunque in progresso di oltre il 20% dai minimi in un quarto di secolo registrati in gennaio. Il Wti è in flessione di oltre l’1% nella quarta seduta consecutiva di arretramento in attesa dei dati su produzione e riserve di petrolio in Usa. Lo zinco perde oltre l’1% a Londra e anche l’oro è in declino, seppure moderato. E le materie prime in ribasso condizionano soprattutto la piazza di Sydney, che segna la peggiore performance della regione su significativi declini di petroliferi (Santos crolla di circa il 7%) e minerari (3% la perdita di Bhp Billiton).

L’S&P/ASX 200 segna una flessione dell’1,94% al termine delle contrattazioni. Di ben altro tenore la giornata delle piazze cinesi. A circa un’ora dalla chiusura degli scambi Shanghai Composite e Shanghai Shenzhen Csi 300 (come per altro anche lo Shenzhen Composite) si muovono in altalena tra guadagni e perdite ma intorno alla parità. Performance simili anche a Hong Kong per l’Hang Seng e l’Hang Seng China Enterprises Index, sottoindice di riferimento nell’ex colonia britannica per la Corporate China.

Borsa Usa
La Borsa di New York ha chiuso la prima seduta della settimana in ribasso. Il Dow Jones ha perso lo 0,74%, l’S&P 500 lo 0,81% e il Nasdaq Composite lo 0,94%. A due giorni dalla decisione della Fed in tema di politica monetaria ed in vista della possibile uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea gli investitori hanno preferito ridurre l’esposizione sull’azionario.

Sul fronte societario LinkedIn +46,67%. Microsoft (-2,6%) ha annunciato l’acquisto del social network per professionisti per 26,2 miliardi di dollari (196 dollari per azione). L’operazione dovrebbe concludersi entro la fine dell’anno. 
Symantec +5,26%. Il produttore di software antivirus ha comunicato che acquisirà Blue Coat, azienda californiana specializzata in software per la sicurezza e la gestione delle reti, per 4,65 miliardi di dollari.

McDonald’s +0,46%. Il colosso dei fast-food ha annunciato l’intenzione di spostare la sede centrale a Chicago entro la primavera del 2018. Smith & Wesson +6,87%. Secondo gli analisti, la strage di Orlando (Florida) potrebbe spingere gli americani all’acquisto di armi prima di una possibile introduzione di norme più restrittive in tema di porto d’armi.

ON Semiconductor +1,84%. Pacific Crest ha migliorato la raccomandazione sul titolo del gruppo dei chip a overweight da sector weight. 
Apple -1,51%. Il gruppo di Cupertino alla Worldwide Developers’ Conference ha presentato le novità previste per il 2016.

I dati macro attesi oggi
Martedì 14 Giugno 2016

06:30 GIA Produzione industriale finale apr;

09:00 SPA Inflazione finale mag;

10:00 ITA Inflazione finale mag;

10:30 GB Indice prezzi alla produzione mag;

10:30 GB Inflazione mag;

11:00 EUR Occupazione trim1;

11:00 EUR Produzione industriale apr;

14:30 USA Indice prezzi importazioni mag;

14:30 USA Vendite al dettaglio mag;

16:00 USA Scorte delle imprese apr.