Tokyo in rialzo (+ 1,10 per il Nikkei), borse cinesi chiuse per l’intera settimana

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Il punto. Il Ftse Mib segna +0,87%, il Ftse Italia All-Share +0,75%, il Ftse Italia Mid Cap -0,12%, il Ftse Italia Star -0,11%.

Mercati azionari europei poco mossi:DAX +0,1%, CAC 40 -0,4%, FTSE 100 +0,1%, IBEX 35 -0,3%. Future sugli indici azionari americani in rialzo dello 0,1-0,2 per cento. Le chiusure della seduta precedente a Wall Street: S&P 500 -1,85%, Nasdaq Composite -3,25%, Dow Jones Industrial -1,29%.
Tokyoin rialzo con il Nikkei 225 a +1,10%. 
Borse cinesi chiuse per tutta la settimana (Hong Kong riaprirà giovedì 11 febbraio) per la festività del nuovo anno lunare.

Euro contro dollaro sotto i massimida fine ottobre a 1,1246 toccati venerdì a inizio pomeriggio. EUR/USD al momento oscilla in area 1,1150. 
Inizio seduta incerto per l’obbligazionario eurozona, deboli i BTP. Il rendimento del Bund decennale rispetto alla chiusura precedente cede 2 bp allo 0,29%, quello delBTPsale di 3 bp all’1,58%. Lo spread sale di 5 bp a 129 (fonte: MTS).
Buon inizio di settimana per i bancari:l’indice FTSE Italia Banchesegna +1,2% circa.

Borse asiatiche
Avvio di settimana positivo a Tokyo dove ilNikkeiha chiuso in crescita dell’1,10% dopo aver aperto le contrattazioni sottotono, seguendo l’andamento negativo di venerdì a Wall Street. La seduta è stata comunque caratterizzata dalla chiusura di molte piazze asiatiche, tra cui quelle cinesi che resteranno chiuse per tutta la settimana per le festività relative al capodanno lunare. Stabile la borsa australiana che ha archiviato la giornata con un marginale calo dello 0,02%.
Sul fronte macroeconomico da segnalare cheil Ministero delle Finanze nipponicoha reso noto questa mattina il dato relativo alla Bilancia delle Partite Correnti, risultata positiva per 960,7 miliardi di yen. Il dato è inferiore alle attese degli analisti che avevano stimato un valore pari a 1051,7 miliardi di yen, sebbene in crescita del 325,2 per cento rispetto allo stesso periodo del 2014, ma in calo rispetto ai 1143,5 milioni di novembre.

La Bilancia Commerciale ha mostrato un surplus di 188,7 milioni di yen, a fronte di previsioni pari a 305,3 milioni, con le Esportazioni scese a dicembre del 11,8% su base annuale dopo aver accusato un calo del 6,3% a novembre e le Importazioni che sono scese del 18,9% dopo aver fatto registrare un ribasso del 10,9% nel mese precedente.
Inoltre, l’Ufficio di Gabinetto ha reso noto il dato relativo all’Indice Eco Watchers, che fornisce una valutazione da parte dei giapponesi sullo stato dell’economia domestica. Il dato è risultato inferiore alle attese attestandosi a gennaio a quota 46,6 dopo aver toccato a dicembre il massimo degli ultimi 4 mesi a 48,7 punti, mentre gli analisti si attendevano un valore pari a 48,4. Una lettura inferiore ai 50 punti indica pessimismo sullo stato dell’economia, viceversa una lettura superiore ai 50 punti indica ottimismo.

L’Indice sulle prospettive future dell’economia è invece risultato in crescita a 49,5 punti dai 48,2 di dicembre, mentre le attese erano per un valore pari a 48,4 punti.
In Cina la Banca Popolare della Cinaha comunicato che le riserve di valuta estera sono scese di 99,5 miliardi di dollari a gennaio, attestandosi a 3,23 trilioni. Il ribasso arriva dopo un calo di 107,9 miliardi a dicembre. Nel 2015 le riserve in valuta estera sono diminuite di oltre 510 miliardi di dollari.

 

Borsa Usa
A New York i principali indici hanno chiuso l’ultima seduta della settimana in forte ribasso. Il Dow Jones ha perso l’1,29%, l’S&P 500 l’1,85% e il Nasdaq Composite il 3,25%. Nel mese di gennaio i nuovi posti di lavoro, nei settori non agricoli, sono aumentati di 151 mila unità. Il dato è nettamente inferiore alle attese degli analisti che si aspettavano una crescita di 190 mila impieghi. Rivista al ribasso la rilevazione di dicembre a 262 mila impieghi dai 292 mila precedenti. Il tasso di disoccupazione si è attestato al 4,9%, in lieve flessione rispetto alle attese e alla rilevazione precedente entrambe pari al 5%. Cresce dello 0,5% il salario orario medio a fronte di una crescita attesa dello 0,3% su base mensile. 
Il tasso di disoccupazione ai minimi degli ultimi otto anni potrebbe suggerire alla Fed di aumentare i tassi nella prossima riunione di marzo.

A pesare sugli indici inoltre è stato il forte calo dei titoli tecnologici in scia al crollo di LinkedIn -43,59%. Il social network professionale ha presentato risultati relativi al quarto trimestre 2015 complessivamente migliori rispetto alle attese ma ha fornito un outlook sul periodo in corso deludente. Nei tre mesi allo scorso 31 dicembre, LinkedIn ha registrato un eps rettificato di 94 centesimi su 862 milioni di dollari di ricavi, contro 78 centesimi e 858 milioni del consensus di Thomson Reuters. Per l’attuale trimestre, però, la società prevede 820 milioni di dollari di ricavi e 55 centesimi di eps, contro 862 milioni e 75 centesimi attesi dagli analisti.

Nell’arco dell’intera settimana il Dow Jones ha perso l’1,59%, l’S&P 500 il 3,11% e il Nasdaq Composite il 5,44%.

Europa
Le principali Borse europee hanno aperto la prima seduta della settimana poco mosse. Il Dax30di Francoforte cede lo 0,05%, il Cac40 di Parigi lo 0,02%. Poco sopra la parità il Ftse100 di Londra (+0,05%) e l’Ibex35 di Madrid (+0,01%). 
L’Istituto Nazionale di Statistica spagnolo ha comunicato che la produzione industriale in Spagna in dicembre è cresciuta del 3,7% rispetto allo stesso periodo del 2014 dal +4,3% a/a registrato a novembre. Gli analisti avevano stimato un incremento della produzione industriale del 4,1% su base annuale. 
Alle 10,30 ora italiana sarà reso noto l’indice Sentix (fiducia investitori della zona euro) di febbraio.

Italia
Venerdì scorso Piazza Affari ha chiuso in deciso ribasso aumentando le perdite nel finale di seduta e riportandosi sui minimi dall’agosto del 2013. L’indice Ftse Mib, che in mattinata si era spinto fino a 17.834 punti, ha chiuso con una flessione di circa 2 punti percentuali in area 17.260 punti.

Tra i titoli, tonfo di Finmeccanica (-5,27% a 9,70 euro) in scia al nuovo slittamento della firma del contratto in Kuwait per la fornitura di 28 Eurofighter “Thypoon”. 
Positiva Saipem (+0,29% a 0,531 euro) e nuovo crollo dei diritti (-59,40% a 0,211 euro) legati all’aumento di capitale. Venerdì era l’ultimo giorno di negoziazione in Borsa dei diritti legati all’aumento di capitale da massimi 3,5 miliardi di euro. L’aumento terminerà poi il prossimo 11 febbraio. 
Restando nel comparto energetico forti vendite su Enel che ha lasciato sul parterre il 2,85% a 3,542 euro. 
Contrastate le banche: Banca Mediolanum ha guadagnato il 3,75% a 6,08 euro, Montepaschi il 3,42% a 0,589 euro, Ubi Banca il 2,01% a 3,856 euro. In deciso ribasso invece Banco Popolare (-5,67% a 7,65 euro) e Bpm (-6,03% a 0,661 euro). 
Balzo di CNH Industrial (+6,47% a 5,84 euro) dopo il dato sulle vendite 2015 pubblicato dalla rivale Volvo. Il gruppo svedese dei camion ha riportato nel 2015 vendite in crescita del 9% a 312,5 miliardi di corone e ha rivisto al rialzo le stime per l’esercizio in corso.

I dati macro attesi oggi
Lunedì 8 febbraio 2016

CINA Mercati chiusi per festività;
00:50 GIA Bilancia partite correnti dic;
06:00 GIA Indice Economy Watchers gen;
09:00 SPA Produzione industriale dic;
10:30 EUR Indice Sentix (fiducia investitori) feb.