Tokyo in recupero (Nikkei 225 +1,72%), crollano Shanghai e Shenzhen

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Il punto della mattinata. Il Ftse Mib segna +0,59%, il Ftse Italia All-Share +0,60%, il Ftse Italia Mid Cap +0,74%, il Ftse Italia Star +0,48%.

Le principali Borse europee hanno aperto la seduta in rialzo. Il Dax30 di Francoforte guadagna lo 0,7%, il Cac40 di Parigi lo 0,6%, il Ftse100 di Londra lo 0,4% e l’Ibex35 di Madrid lo 0,6%.

In Germania l’indice Gfk che misura la fiducia dei consumatori si attesta nel mese di agosto a 10 punti dai 10,1 punti della rilevazione precedente e a fronte di attese pari a 9,9 punti.

L’Ufficio Federale di Statistica Destatis ha reso noto che i prezzi alle importazioni in Germania nel mese di giugno sono cresciuti dello 0,5% su base mensile e sono scesi del 4,6% su base annuale. Le attese degli analisti erano fissate su un incremento mensile pari allo 0,6% e di un decremento annuo del 4,6%.

In Francia la fiducia dei consumatori diminuisce a luglio. L’Insee ha comunicato che l’indice si è attestato a 96 punti, inferiore ai 97 punti della rilevazione di giugno e ai 98 punti di maggio.

Tokyo in recupero con l’indice Nikkei 225 che chiude a +1,72% dopo il -1,43% di ieri. Borse cinesi incerte: l’indice CSI 300 di Shanghai e Shenzhen termina a -1,57%, a Hong Kong l’Hang Seng segna +0,1% circa.

Mercati obbligazionari eurozona poco mossi, corre il Bono. Il rendimento del Bund decennale è stabile a -0,04%, quello del BTP cede 2 bp all’1,24%. Lo spread scende di 2 bp a 128. Forti acquisti sul Bono spagnolo con rendimento in calo di 5 bp all’1,10% e spread sul Bund a 114 bp.
Euro poco mosso contro dollaro. EUR/USD al momento tratta a 1,0995 circa. Stasera importante appuntamento con la riunione del FOMC (Fed).

 

Borse asiatiche
La notte scorsa l’Asia si è mossa sui massimi dell’ultimo anno, grazie soprattutto al recupero di Tokyo. Il Nikkei 225, che aveva perso l’1,43% martedì, ha infatti guadagnato l’1,72% (peggio ha fatto l’indice più ampio Topix, apprezzatosi comunque dell’1,13%). Dietro alla performance ancora una volta lo yen. La valuta nipponica è infatti arrivata a perdere l’1,8% nei confronti del dollaro dopo che Fuji News Network aveva riportato che il premier nipponico Shinzo Abe dovrebbe annunciare nelle prossime ore dettagli di un piano di stimolo per complessivi 27.000 miliardi di yen (circa 233 miliardi di euro), compresi 13.000 miliardi (11,2 miliardi di euro) di prestiti con bassi interessi. Circa l’80% degli economisti sentiti da Bloomberg prevede che Haruhiko Kuroda, governatore della Bank of Japan, presenterà venerdì un’espansione del piano di stimolo già in corso. 
In controtendenza, invece, la seduta di Seoul, con il Kospi che ha segnato un declino dello 0,11% al termine delle contrattazioni. Complessivamente la seduta è stata positiva per la regione, con l’indice Msci Asia Pacific, Giappone escluso, in moderato progresso (e vicino a un guadagno del 10% nell’intero mese). La giornata è stata però di segno diametralmente opposto rispetto a quella di martedì, con le piazze della Cina continentale in netta frenata. 

In vista della chiusura, infatti, Shanghai Composite e Shanghai Shenzhen Csi scambiano in declino di circa il 2,5% mentre è superiore al 4% la perdita dello Shenzhen Composite. Sul fronte macroeconomico, i profitti del settore industriale, secondo i dati diffusi dall’Ufficio nazionale di statistica di Pechino, sono cresciuti in Cina in giugno del 5,1% contro il 3,7% d’incremento registrato in maggio (4,2% in aprile).

In negativo, anche Hong Kong, che limita comunque i danni: l’Hang Seng perde infatti circa lo 0,40% (performance simile per l’Hang Seng China Enterprises Index, sottoindice di riferimento nell’ex colonia britannica per la Corporate China). Sul fronte delle materie prime, petrolio (che si muove intorno ai minimi dal 25 aprile scorso) e oro continuano a deprezzarsi.

E a Sydney, l’S&P/ASX 200 ha scambiato intorno alla parità per gran parte della giornata riuscendo a restare in positivo con un guadagno però limitato allo 0,04% proprio in chiusura.

 

Borsa Usa
La Borsa di New York ha chiuso la seduta poco mossa. Il Dow Jones ha perso lo 0,1% mentre l’S&P 500 e il Nasdaq Composite hanno guadagnato rispettivamente lo 0,03% e lo 0,24%.

Il Dow Jones è stato penalizzato dal tonfo di McDonald’s.

Numerosi i dati macroeconomici pubblicati nella giornata di ieri.

L’Indice S&P/Case Shiller, che misura l’andamento dei prezzi delle abitazioni nelle 20 principali città americane, ha evidenziato nel mese di maggio un incremento del 5,2% rispetto allo stesso periodo del 2015, lievemente inferiore al consensus (pari a 5,5%) e poco sotto la rilevazione precedente pari al +5,4%.

Markit Economics ha comunicato la stima flash di luglio dell’indice PMI dei Servizi: la lettura si è attestata a 50,9 punti in lieve calo rispetto a quella del mese precedente, pari a 51,4 punti. L’Indice di fiducia dei consumatori è stabile nel mese di luglio a 97,3 punti dai 97,4 punti del mese precedente. Il dato è però superiore alle previsioni degli addetti ai lavori pari a 95,9 punti.

Le vendite di nuove abitazioni sono aumentate a giugno del 3,5% rispetto al mese precedente, attestandosi a 592 mila unità (consensus 560 mila), in netta crescita rispetto alle 572 mila unità della rilevazione precedente.

La Federal Reserve di Richmond ha comunicato che il proprio indice, che misura l’andamento dell’attività manifatturiera dell’area di Richmond, si è attestato nel mese di luglio a 7 punti da -3 del mese precedente.

I dati macro attesi oggi
Mercoledì 27 Luglio 2016

08:00 GER Indice prezzi importazioni giu;

08:00 GER Indice GfK (fiducia consumatori) ago;

08:45 FRA Indice fiducia consumatori lug;

09:00 SPA Vendite al dettaglio giu;

10:00 EUR M3 dest. giu;

10:00 ITA Indice fiducia consumatori lug;

10:00 ITA Indice fiducia imprese lug;

10:30 GB PIL trim2 (1a stima);

14:30 USA Ordinativi beni durevoli (preliminare) giu;

16:00 USA Indice Pending Home Sales (mercato immobiliare residenziale) giu;

16:30 USA Scorte settimanali petrolio e derivati;

20:00 USA Riunione FOMC (Fed).