Tokyo chiude l’ottava con due sedute consecutive di guadagni

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Il punto. Il Ftse Mib segna +1,90%%, il Ftse Italia All-Share +1,70%, il Ftse Italia Mid Cap +0,30%, il Ftse Italia Star +1,98%. 

Mercati azionari europei in rialzo: DAX +2,33, CAC 40 +1,34%, FTSE 100 +0,64%, IBEX 35 +1,49%.

Future sugli indici azionari americani in rialzo dello 0,5-0,7 per cento. Le chiusure della seduta precedente a Wall Street: S&P 500 +1,13%, Nasdaq Composite +0,87%, Dow Jones Industrial +1,29%.

In leggero rialzo Tokyo con il Nikkei 225 a +0,30%. Positive le borse cinesi: l’indice CSI 300 di Shanghai e Shenzhen termina a +1,00%, a Hong Kong l’indice Hang Seng a +2,52%.

Euro tocca i massimi da inizio ottava contro dollaro a 1,1069, poi ritraccia. EUR/USD al momento oscilla in area 1,1010.

Mercati obbligazionari eurozona positivi, bene i BTP prima dell’asta del nuovo decennale. Il rendimento del Bund decennale rispetto alla chiusura precedente è stabile allo 0,15%, quello del BTP cede 4 bp all’1,49%. Lo spread scende di 4 bp a 134.

Sul fronte economico buone indicazioni dagli Usa dove gli ordini di beni durevoli si registrano in salita del 4,9% a gennaio, ben oltre il +3% delle attese di mercato.
Per l’Italia, invece, la fiducia dei consumatori ha segnato il passo a febbraio (114,5 punti a febbraio rispetto ai 118,6 del mese precedente), mentre le vendite al dettaglio sono scese dello 0,1% a dicembre con però un +0,7% sull’intero 2015 dopo 4 anni consecutivi di ribassi.
Infine, il Tesoro italiano ha collocato Bot a 6 mesi per complessivi 6,25 miliardi di euro ad un rendimento negativo dello 0,042%, in lieve risalita rispetto al -0,08% dell’asta dello scorso 27 gennaio.

Borse asiatiche
Dopo lo scivolone di giovedì, in uno scenario contraddistinto da dichiarazioni rassicuranti da parte dei principali rappresentanti governativi in vista del meeting del G20 a Shanghai, le piazze della Cina continentale chiuso l’ottava in recupero, anche se con modeste variazioni per i listini.

L’indice Msci Asia-Pacific, Giappone escluso, guadagna circa lo 0,80% sostanzialmente grazie alla spinta di Shanghai e di Hong Kong, che avvicinandosi alla chiusura segna la migliore performance della regione: l’Hang Seng sfiora infatti un progresso del 2% (appena peggio fa l’Hang Seng China Enterprises Index, sottoindice di riferimento nell’ex colonia britannica per la Corporate China).
Seconda seduta consecutiva di guadagni per Tokyo. Il Nikkei 225, dopo avere chiuso in progresso dell’1,41% giovedì, limita il suo incremento allo 0,30% (simile performance per l’indice più ampio Topix, in crescita dello 0,29%).
Sul fronte macroeconomico l’inflazione su base annua è rimasta invariata in Giappone nel mese di gennaio, contro il progresso dello 0,2% ma in linea con le attese degli economisti. Il dato core, escludendo cioè gli alimenti freschi, segna altresì una lettura piatta contro il progresso dello 0,1% in dicembre e novembre, ma meglio rispetto al declino dello 0,2% del consensus.
Sostanzialmente piatta è stata anche la seduta di Seoul, con il Kospi che ha limitato i suoi guadagni allo 0,08% al termine degli scambi.

Borsa Usa
A New York i principali indici hanno chiuso la seduta con un buon rialzo grazie al dato sugli ordini di beni durevoli superiore alle attese ed al progresso del petrolio. Il Dow Jones ha guadagnato l’1,29%, l’S&P 500 l’1,13% e il Nasdaq Composite lo 0,87%.
Le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione sono cresciute nella settimana terminata lo scorso 20 febbraio a 272 mila unità contro le 262 mila unità della settimana precedente. Gli economisti avevano previsto un incremento a 270 mila unità. Gli ordini di beni durevoli sono aumentati a gennaio del 4,9% contro il +2,5% indicato dal consensus. Rivisto al rialzo il dato di dicembre da -5% a -4,6%.

L’indice FHFA (prezzi abitazioni) a dicembre è aumentato dello 0,4% rispetto al mese precedente (dato rivisto a +0,6% da +0,5%). Gli economisti avevano previsto un incremento dello 0,5%.
Sul fronte societario Best Buy +2,45%. Il rivenditore di elettronica ha annunciato una trimestrale superiore alle attese. Nel quarto trimestre l’utile per azione adjusted si è attestato a 1,53 dollari, 14 centesimi in più delle attese mentre i ricavi sono diminuiti a 13,62 miliardi da 14,21 miliardi di un anno prima (consensus 13,61 miliardi). La società ha aumentato il dividendo trimestrale del 22% a 0,28 dollari per azione ed ha annunciato un nuovo programma di acquisto di azioni proprie per 1 miliardo di dollari e un dividendo speciale da 0,45 dollari per azione.
Hp -4,39%. Il produttore di pc e stampanti ha chiuso il primo trimestre con risultati in calo. I ricavi sono diminuiti del 12% a 12,2 miliardi di dollari mentre l’utile si è più che dimezzato a 592 milioni da 1,37 miliardi di un anno prima.
Salesforce +11,02%. L’azienda specializzata nel customer relationship management (CRM) ha fornito un outlook per l’esercizio fiscale 2017 convincente. L’utile per azione è atteso tra 0,99 e 1,01 dollari mentre i ricavi sono visti tra 8,08 e 8,12 miliardi. Gli analisti avevano indicato un Eps a 0,99 dollari su ricavi per 8,08 miliardi.
United Technologies +4,76%. Gli investitori continuano a scommettere sulla fusione tra il gruppo industriale e la rivale Honeywell International.

Europa
Le principali Borse europee hanno aperto l’ultima seduta della settimana in rialzo. Il Dax30 di Francoforte guadagna il 2,33%, il Cac40 di Parigi l’1,34%, il Ftse100 di Londra l’0,64% e l’Ibex35 di Madrid l’1,49%.

In Francia il Pil nell’ultimo trimestre del 2015 è cresciuto dello 0,3% rispetto al terzo trimestre. Nella lettura preliminare era stato indicato un +0,2%. La spesa per consumi a gennaio è aumentata dello 0,6% rispetto al mese precedente. Il dato è in linea con le attese.
L’indice dei prezzi al consumo si è attestato a febbraio a -0,1% contro il +0,3% di gennaio. Gli economisti avevano previsto un +0,1%. Più tardi (alle 11 ora italiana) saranno comunicati gli indici di fiducia (economica, industria, servizi e consumatori) della zona euro nel mese di febbraio.

Italia
Rimbalzo per Piazza Affari, ieri. Il Ftse Mib ha terminato la seduta con un rialzo del 2,3% a 17.104,54 punti.
In grande spolvero è apparsa Mediaset (+5,28% a 3,15 euro) che ha cavalcato i buoni riscontri arrivati dalla controllata Mediaset Espana. La società media iberica ha chiuso il 2015 con utile netto quasi triplicato a 166,2 milioni di euro dai 59,5 del 2014, mentre i ricavi si sono attestati a 971,9 milioni (+4,3%). Il consensus Bloomberg era per ricavi a 966 milioni. Oltre le attese anche l’ebit che è stato di 205 milioni di euro rispetto ai 196 milioni attesi dagli analisti. Il 100% dell’utile sarà distribuito sotto forma di dividendi.

Seduta brillante anche per Telecom Italia (+4,27% a 0,9045 euro) sui possibili sviluppi in Argentina dopo che la messicana Fintech ha annunciato un’Opa sulle azioni classe B di Telecom Argentina a 46 pesos argentini per azione.
Chiusura in rosso per Saipem (-1,43% a 0,345 euro) che ha battuto le stime in termini di ricavi ed Ebit e confermato le stime 2016.
Segno più invece per Prysmian (+3,67% a 18,36 euro), che nell’esercizio 2015 ha registrato ricavi per 7.361 milioni (+5,3%) e un utile netto di 214 milioni (da 115 milioni).
Reazione positiva ai conti trimestrali anche per Tenaris (+0,17% a 8,99 euro) nonostante il 2015 si sia chiuso in rosso per 74 milioni di dollari all’utile di 1.181 milioni dell’anno precedente.

I dati macro attesi oggi
Venerdì 26 febbraio 2016
Riunione G-20;
00:30 GIA Inflazione gen;
02:30 CINA Indice prezzi abitazioni gen;
08:45 FRA Inflazione (prelim.) feb;
08:45 FRA Consumi gen;
08:45 FRA PIL (finale) trim4 2015;
09:00 SPA Inflazione (prelim.) feb;
10:00 ITA Salari contrattuali gen;
11:00 EUR Indice fiducia economica feb;
11:00 EUR Indice fiducia industria feb;
11:00 EUR Indice fiducia servizi feb;
11:00 EUR Indice fiducia consumatori (finale) feb;
14:00 GER Inflazione (prelim.) feb;
14:30 USA Bilancia commerciale (prelim.) gen;
14:30 USA PIL (2a stima) trim4 2015;
14:30 USA Consumi gen;
14:30 USA Redditi gen;
15:55 USA Indice fiducia consumatori (Reuters/Univ. Michigan) (finale) feb;
16:15 USA Intervento Powell (Fed).