Tiroide, così si vince la sfida Incontro domani al Policlinico

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La cura ha tante facce e spesso le parole non sono meno importanti della chimica. Anche per questo i medici lasciano al parola ai pazienti, spesso si mettono in gioco per creare degli spazi di incontro al di fuori della La cura ha tante facce e spesso le parole non sono meno importanti della chimica. Anche per questo i medici lasciano al parola ai pazienti, spesso si mettono in gioco per creare degli spazi di incontro al di fuori della routine dettata dagli stringenti ritmi sanitari, spazi per dare e ricevere consigli, per condividere esperienze e rassicurazioni. “E niente è più prezioso per pazienti che sono in fase di cura – spiega Giovanni Lupoli,  docente di Endocrinologia alla Federico II – del confronto con pazienti che hanno superato brillantemente un patologia importante ma per l’appunto non invincibile come un tumore”. Il ruolo dell’Aiat – È da questa consapevolezza che nascono gli incontri dell’Aiat (Associazione italiana ammalati di tumore tiroideo), quella di dare “all’ammalato di la possibilità di parlare la sua lingua e di sentire la sua malattia come un’esperienza comune ed assolutamente superabile” continua Lupoli, tra i promotori dell’incontro dedicato alla “Tiroide operata” in programma domani alle 17.00 presso il Secondo Policlinico (via Pansini, Edificio 1 – aula “M. Minozzi”). A una serie di relazioni brevi su vari aspetti della malattia e delle varie strategie terapeutiche (dalle “indicazioni all’intervento chirurgico” alle “norme da seguire dopo la terapia radio metabolica”, fino alla “terapia delle complicanze post-chirurgiche”),  seguirà il momento clou dell’interazione tra pazienti e medici in un clima del tutto informale. Più controlli per una guarigione completa – Il carcinoma della tiroide è il più comune tumore endocrino e rappresenta circa l’1,9 per cento delle neoplasie maligne totali (è il quinto tumore per frequenza nella fascia di età compresa tra seconda e quarta decade di vita) con una maggiore prevalenza nel sesso femminile (il rapporto è 3 a 1). “Si tratta di una malattia che negli ultimi anni ha presentato un significativo aumento della frequenza. Ciò in parte si spiega – osserva Lupoli – come conseguenza dell’affinamento delle tecniche diagnostiche (ecografia ed agoaspirato tiroideo che permetterebbero una diagnosi più precoce) e dall’altra come effetto dalla maggior esposizione della popolazione a fattori che favoriscono lo sviluppo di questi tumori”. In ogni caso, questo il dato importante, se diagnosticati precocemente tali carcinomi hanno una prognosi favorevole con guarigione completa.  


“Tiroide operata” – Il programma Venerdì 6 Giugno 2014 ore 17,00 / aula “M. Minozzi” dell’Edificio n° 1 – Policlinico Federico Il di Napoli, sito in via Pansini n° 5   Ore 17.00 Saluto delle Autorità e del Presidente Presentazione e moderazione – Dott.ssa G. A. Lupoli Ore 17.10 “Indicazioni all’intervento chirurgico” – Dott. F. Fonderico Ore 17.20 “Preparazione alla terapia radiometabolica” – Prof. M. Klain Ore 17.30 “Norme da seguire dopo la terapia radiometabolica” – Dott.ssa F. Di Gennaro Ore 17.40 “Terapia con L-tiroxina tradizionale e nuove formulazioni” – Dott.ssa L. Barba Ore 17.50 “Terapia delle complicanze post-chirurgiche” – Dott.ssa A. Panico