Tim: in lista cda Alberta Figari indicata presidente, Labriola AD

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Milano, 6 mar. (askanews) – Il cda di Tim ha approvato la propria lista di candidati in vista del rinnovo del board del gruppo con la prossima assemblea del 23 aprile. Alla guida dell’azienda viene confermato l’AD Pietro Labriola, mentre alla presidenza viene indicata Alberta Figari, dal 2021 avvocato partner dello studio Legance (dopo 26 anni passati in Clifford Chance).

Il cda ha deliberato all’unanimità di proporre la nomina di un board composto da 9 membri (dai 15 attuali), tenuto conto del perimento di business che risulterà dall’esecuzione del piano di delayering e coerentemente con il trend di lungo periodo in società comparabili, con la prassi in atto in varie società quotate di grandi dimensioni e con l’opportunità di un contenimento dei costi vivi della governance societaria. Non potendo escludere decisioni diverse da parte dei soci circa la composizione quantitativa, il cda ha deliberato – con l’astensione di tre consiglieri – di presentare una lista di 15 candidati composta da: Alberta Figari (nuova candidata) indicata come presidente; Pietro Labriola, indicato come amministratore delegato; Giovanni Gorno Tempini; Paola Camagni; Federico Ferro Luzzi; Domitilla Benigni (nuova candidata); Jeffrey Hedberg (nuovo candidato); Paola Tagliavini (nuova candidata); Maurizio Carli; Romina Guglielmetti (nuova candidata); Leone Pattofatto (nuovo candidato); Antonella Lillo (nuova candidata); Andrea Mascetti (nuovo candidato); Enrico Pazzali (nuovo candidato); Luca Rossi (nuovo candidato). Se passerà in assemblea la riduzione dei membri del board a 9, alla lista di maggioranza del cda andranno sei posti.

Si tratta – spiega Tim – di una rosa di candidati composta da 6 donne e 9 uomini, per un totale di 13 indipendenti, selezionata in modo tale da garantire, da un lato, un certo grado di continuità che consenta di valorizzare al meglio le attività e le operazioni straordinarie avviate dal cda uscente e, dall’altro, di assicurare l’inserimento di candidature esterne di elevato profilo, portatrici di esperienze diversificate, che possano contribuire allo sviluppo futuro della società.

Nella prospettiva che l’assemblea accolga favorevolmente la proposta di ridurre a 9 il numero degli amministratori, il cda ha approvato all’unanimità di proporre la riduzione a 1.300.000 euro annui lordi (dagli attuali 2.200.000 euro) del compenso complessivo massimo dell’intero organo (esclusi i consiglieri investiti di speciali cariche).