The Grotto, un mistery horror in una Napoli inedita piena di fascino

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Visto da Penelope e Sofia

Asse Napoli-Los Angeles, una coproduzione cinematografica che fa ben sperare in un futuro made in Naples nel settore.

Napoli si tinge di rosso sangue, in The Grotto, la grotta di una splendida villa a picco sul mare, dove l’ingenua Melissa giunta direttamente dagli States, raggiunge il fidanzato napoletano Carlo Bove immaginando di trascorrere un soggiorno sereno tra ricerche greco romane e l’amore per il suo uomo. Ma il sogno si trasformerà presto in un incubo ad alta tensione (anche per il pubblico!!!).

Il ritrovamento di un manoscritto di una setta satanica nella villa dell’amato da parte della ragazza, scatenerà una serie di eventi strettamente legati ad un passato inquietante nella storia familiare di Carlo.

Il mistero della morte di una nonna, il fantasma di un bambino, la presenza nera di un’entità demoniaca metteranno i protagonisti di fronte a verità sconvolgenti.

Carlo ricorrerà all’aiuto di Anna De Luca, unica ricercatrice universitaria esperta di esorcismo, già alla ricerca di quell’antico libro maledetto da oltre cinque anni.

Anna e Carlo dovranno coalizzarsi per liberare Melissa e la villa dalla maledizione.

ATTORI
Buona l’interpretazione in lingua originale (inglese) del protagonista Mario Rivelli, giovane attore partenopeo laureato all’Usc dopo una prima formazione alla Lee Strasberg Theather and Film Institute. Bravo e “coraggioso” in quel tentativo di sconfiggere il demone impazzito.

Ma anche bello ( notevoli le scene a torso nudo con quei muscoli ben definiti e quel sorriso a tratti irresistibile). I nostri migliori auguri di realizzare i suoi sogni come quello più grande di recitare con Al Pacino!

Prezioso cameo quello di Patrizio Rispo, nelle vesti del prudente e saggio genitore. Attore di grande esperienza teatrale e televisiva, da oltre sedici anni entra nelle case degli italiani interpretando uno dei personaggi di punta nella fiction “Un posto al sole”. La sua partecipazione nel cast dà sicuramente valore aggiunto al film.

L’interpretazione della bionda attrice americana Camille Montgomery, che nonostante la giovane età vanta già un curriculum professionale interessante , è davvero brava nell’alternare i passaggi di stati d’animo, da normale a posseduta dal demone. Si percepisce tutta la sua versatilità alla sperimentazione di ruoli.

L’attrice brasiliana trapiantata a Napoli, Shalana Santana, recentemente sugli schermi come protagonista nel film di Albanese, è calata bene nella parte della ricercatrice Anna De Luca, depositaria dei misteri esoterici del famoso manoscritto. La sua eleganza tradisce un passato di modella, vincitrice tralaltro di un concorso nazionale ( ammirati gli abiti di Margutta 61 by Mauro Pigozzi, Costume designer di The Grotto).

E un bravo a tutti gli altri esponenti del cast, di cui rimane impressa la particolarità del proprio ruolo grazie alla partecipata rappresentazione di ciascuno. Da Edoardo De Laurentis, nel ruolo del detective Galetti dallo sguardo intenso e severo, Roderick Collins (attore e aiuto regista nel film) nelle parti del malefico e intrigante Almadur,  Gianluca Migliarotti nel ruolo del professore universitario, a Carlotta Migliarotti la nonna Gloria scomparsa misteriosamente, Tommaso Sacco nel medico di famiglia, a Dong Hui, attrice cinese nelle parti del detective Carmen. E tra gli  esordienti il piccolo Sebastiano di Fiore, perfettamente calato nel suo esordio del pauroso fantasma Benito, mentre il debutto di Mariapaola Ruffo sugli schermi cinematografici con The Grotto, nelle parti di Teresa, assistente universitaria della ricercatrice, bellissima e molto espressiva, fa pensare ci sia stoffa per continuare un percorso nel settore.

REGIA E SCENEGGIATURA
Giordany Orellana, bravo sceneggiatore di nuova generazione ( uscito dalla USC dello Stato della California), al suo esordio da regista, ci offre un quadro inedito della nostra Napoli.

Ha saputo far emergere l’anima misteriosa della città e nella sua bellezza anche a volte inquietante.

Quel mare in tempesta dà sfondo alla magnifica villa esoterica, e grazie all’intuizione di Orellana e ai coproduttori Reyes e Rivelli , è diventato il giusto set per un horror.

Bravo nel creare la giusta atmosfera di terrore e di suspence senza eccessi.

Con un budget ridotto, girato in diciotto giorni, ha realizzato un buon prodotto.

Fotografia diretta da David Tayar, molto valida.

Il film nato da una coproduzione italo americana, lascia ben sperare in future collaborazioni grazie a questo primo lancio ben riuscito.

Film dall’epilogo tipico degli horror, con una fine senza fine, ancora in sospensione, lascia davvero tutti con l’idea di un continuum. Aspettando The Grotto 2, oppure la sua serie televisiva a puntate.

Che fine farà Carlo Bove, ed il suo manoscritto? I detective risucchiati anche loro dalla saga esoterica?

 

Guarda i nostri video:

Mario Reyes e Mario Rivelli, coproduzione asse Napoli-Los Angeles

 

Mario Rivelli:

il suo personaggio

il film e il suo sogno

 

Patrizio Rispo in esclusiva per Lecinemaniache dal set Rai