Tgroup, Carmine Terracciano: La green vision passa per l’università, focus a Villa Doria D’Angri con la Parthenope

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in foto da sinistra Giuseppe Terracciano, presidente Tgroup spa, con Carmine Terracciano ed Antonio Terracciano

di Giuseppe Delle Cave

“Siamo sempre alla ricerca di nuove soluzioni e il rapporto con il mondo dell’accademia, in particolare con l’Università degli Studi di Napoli Parthenope, ci consente di accrescere il capitale umano presente all’interno dell’azienda, puntando su buone pratiche e sfidando i confini della nostra comfort zone. Il cambiamento pretende coraggio, tenacia e l’andare oltre i propri limiti”. Carmine Terracciano rappresenta la terza generazione della Tgroup, l’azienda di logistica fondata dal nonno, di cui porta il nome, e guidata oggi dal padre Giuseppe. E’ l’Operations Manager e si occupa soprattutto di sostenibilità, un tema particolarmente caro all’impresa con quartier generale all’Interporto di Nola, che oggi conta, dopo 36 anni di attività, ben 44 piattaforme logistiche, 60 punti distributivi, 1100 veicoli in movimento ogni giorno e altrettanti dipendenti diretti. Domani, a Villa Doria D’Angri, l’evento “T Sustainibility – Generare valore attraverso politiche sostenibili“, promosso proprio dalla Tgroup in collaborazione con l’Università Parthenope per fare il punto delle strategie in ottica green e capire dove sta andando il settore della logistica. Ad intervenire in prima battuta, oltre al rettore Antonio Garofalo, saranno Roberto Cerchione ed Ivana Quinto, rispettivamente Coordinatore scientifico e Docente dell’Università degli Studi di Napoli Parthenope, che daranno il via ai lavori insieme a Giuseppe Terracciano, Presidente di Tgroup spa. Previste le relazioni di autorevoli rappresentanti di Elite Euronext, SACE, KPMG, EFRAG, Università degli Studi di Napoli Federico II. Tutti player di primo piano, con cui Tgroup punta a portare avanti concretamente il discorso della sostenibilità.

Dottor Terracciano, partiamo dalla green vision…
Che per noi di Tgroup passa per l’università. Il nostro è giocoforza uno dei settori più impattanti a livello globale ed è dunque un dovere interfacciarsi con il mondo accademico e comprendere i nuovi orizzonti della ricerca in materia di sostenibilità per puntare a fare sempre di più e meglio al fine di raggiungere l’obiettivo emissioni zero entro il 2040. Abbiamo già scelto di avvalerci del supporto dell’Università Parthenope per tenere momenti di formazione in azienda e contiamo di proseguire questa collaborazione anche in futuro per fornire ai nostri dipendenti gli strumenti adatti ad interpretare al meglio le nuove tecnologie.

Intanto, vi siete già dotati di una flotta all’avanguardia…
Sì, abbiamo 20 tricicli totalmente elettrici per la consegna a domicilio nel centro delle grandi città, per arrivare agevolmente e senza emissioni al consumatore finale dei prodotti che provengono dalle piattaforme e-commerce. Veicoli già da tempo operativi a Milano, Napoli, Bologna, Firenze. Eppoi, abbiamo motrici ibride, che sotto una certa velocità diventano full electric, insieme a bilici alimentati a Lng, con l’impegno di utilizzare per la prima volta nei prossimi mesi – e saremo tra le prime aziende del settore a farlo – un camion completamente elettrico. Attendiamo gli sviluppi dalla casa madre.

C’è poi intermodalità…
Altro cavallo di battaglia dell’azienda. Abbiamo due linee: una marittima per servire Spagna, Sicilia e Sardegna, ed una su ferro, con 200 casse mobili che viaggiano grazie ad accordi con i principali player ferroviari.

Ma le emissioni riguardano anche i magazzini. Voi cosa avete fatto per renderli green?
Sono dotati delle migliori attrezzature 4.0, di robot e shuttle in grado di realizzare il prelievo automatico della merce dagli scaffali. Inoltre, abbiamo pannelli fotovoltaici capaci di renderci praticamente autonomi, come nel caso della nostra sede di Vercelli, 30mila mq alimentati da 200kw dei pannelli e che ci consentono di non attingere energia altrove.

Cosa vi aspettate dal convegno di domani?
Di accrescere la nostra green vision per effetto dell’enorme opportunità di networking che l’università ci offre e che ci consentirà di stringere nuove relazioni con partner, fornitori e clienti o di rafforzarne quelli già esistenti. Un’occasione per spingere sempre più in là la frontiera della conoscenza e far tesoro delle ultime intuizioni, sia scientifiche che maturate dalle aziende presenti all’evento.