Al 31 dicembre 2022 le istituzioni non profit attive in Italia sono 360.061 e, complessivamente, impiegano 919.431 dipendenti. Tra il 2021 e il 2022 le istituzioni diminuiscono leggermente (-0,2%) mentre i dipendenti aumentano del 2,9% mantenendo il trend di crescita riscontrato nell’anno precedente. Lo rileva l’Istat. Nel 2022 le istituzioni crescono più al Sud (+2,0%) e nelle Isole (+1,1%) e sono in lieve flessione nel Nord-est (-1,2%), Nord-Ovest (-1,0 %) e al Centro (-0,3%). Le regioni con incrementi maggiori sono Campania (+3,7%), Calabria (+3,3%), e Sicilia (+2,3%), mentre quelle con decrementi più elevati sono la provincia autonoma di Bolzano (-7,7%). 2%), il Molise (-6,1%) e la Basilicata (-3,4%). Le istituzioni non profit, benché a partire dal 2018 siano aumentate di più nelle regioni del Mezzogiorno, presentano ancora una distribuzione territoriale piuttosto concentrata: circa il 50% è attivo al Nord, il 22,1% al Centro, il 18,5% e il 9,5% rispettivamente al Sud e nelle Isole. Tra il 2022 e il 2021, i dipendenti impiegati dalle istituzioni non profit aumentano di più al Sud (+6,9%), nelle Isole (+4,2%) e nel Nord-ovest (+2,9%). L’incremento dei dipendenti è maggiore in Basilicata (+14,0%) e Campania (+12,0%), dovuto perlopiù alla crescita dimensionale delle cooperative sociali, e in Liguriaiv (+8,7%). Il personale dipendente diminuisce soltanto in Molise (-8,2%). La distribuzione territoriale dei dipendenti rimane notevolmente concentrata, il 56,4% è impiegato nelle regioni del Nord mentre solo il 21,3% lavora nelle istituzioni non profit del Mezzogiorno.
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