“Il carcere, sempre piu’ presente nella nostra societa’, utilizzato spesso per contenere questioni sociali che all’esterno rimangono irrisolte, e’ anche uno dei luoghi piu’ a rischio per il fenomeno della radicalizzazione islamica: l’attentatore di Berlino nel 2011 aveva scontato 4 anni di carcere in Italia; ebbene, con l’emergenza terrorismo e radicalizzazione il lavoro investigativo e di prevenzione va attuato nelle carceri, ma cio’ implica maggiori risorse, sia in termini di organico che di adeguate tecnologie e strumentazioni”. Lo sottolinea, in una nota, Ciro Auricchio, segretario campano dell’Uspp, che chiede “interventi urgenti e concreti, anche attraverso un piano di assunzioni straordinario, tesi ad efficientare il Corpo di Polizia Penitenziaria e a riconoscere allo stesso una compiuta organizzazione alla pari degli altri Corpi di Polizia”.
