Terrore a Ottawa, si temono altri attacchi

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A cura di Antonio Arricale La polizia sta cercando almeno due altre persone che, insieme a quella uccisa durante l’attacco, avrebbero partecipato all’irruzione A cura di Antonio Arricale La polizia sta cercando almeno due altre persone che, insieme a quella uccisa durante l’attacco, avrebbero partecipato all’irruzione armata nel Parlamento canadese di Ottawa. Il commando prima di fare irruzione nel Parlamento, aveva avuto un conflitto a fuoco con i militari a guardia della tomba del milite ignoto, uccidendone uno. L’attacco segue di due giorni l’omicidio di un soldato, vicino a Montreal, da parte di un radicale islamico. Questa sequenza di eventi ha sollevato preoccupazioni per atti di terrorismo a livello nazionale. Nella parte bassa della città di Ottawa, sono stati istituiti numero posti di blocco dalla polizia, sulle orme di più sospetti. Testimoni hanno riferito di aver visto un uomo, poco prima delle 10, ora locale, presso il monumento al Milite Ignoto con un fucile. Almeno una dozzina di colpi sono stati sparati anche all’interno degli edifici del Parlamento, a pochi passi di distanza dalla Camera dove erano riuniti i parlamentari. “La situazione è in piena evoluzione ed è possibile che l’attacco non sia ancora concluso”, ha detto Sherley Goodgie, portavoce della Royal Canadian Mounted Police, che sta collaborando con la polizia locale. Borse asiatiche Torna il segno negativo sulle borse asiatiche dopo il rialzo di ieri. Tokyo cede poco meno di mezzo punto percentuale dopo che la BoJ ha immesso sul mercato, per la prima volta, obbligazioni con un rendimento negativo, circostanza che ha indebolito lo yen. Ad apparire deboli sono stati i titoli del comparto finanziario e le società di brokeraggio mentre è proseguito anche oggi il rialzo del s ettore del trasporto marittimo in scia al rialzo dei costi di nolo. Tra i singoli titoli da segnalare il ribasso superiore ai 6 punti percentuali di Nidec corp dopo che la società ha presentato risultati inferiori alle attese. Deboli anche le altre principali piazze asiatiche con Hong Kong che arretra dello 0,4%, Seul dello 0,27% e Shanghai dell’1,17%. In ambito macroeconomico il dato preliminare dell’indice Pmi stilato da Markit/Jmma ha evidenziato come il Giappone per il quinto mese consecutivo si sia mantenuto sopra la soglia di 50 punti che separa crescita da recessione: nel mese di ottobre, infatti, tale rilevazione è cresciuta a 52,8 punti, livello massimo dallo scorso marzo, contro il dato finale di 51,7 di settembre. Il sottoindice dell’output cala a 52,3 punti dalla lettura definitiva di 53,4 di settembre (livello massimo nei precedenti sei mesi). In Cina invece ad ottobre l’attività manifatturiera è cresciuta leggermente risultando oltre le attese. Il dato preliminare del Purchasing Managers Index (Pmi) elaborato da Markit/Hsbc ha toccato infatti quota 50,4 punti dalla lettura finale di settembre a 50,2 punti e a fronte di previsioni per 50,3 punti. Anche Pechino resta quindi per il quinto mese consecutivo sopra la soglia di 50 punti che separa crescita da contrazione. Borsa Usa A New York i principali indici hanno chiuso la seduta in ribasso. Il Dow Jones ha lasciato sul terreno lo 0,92%, l’S&P500 lo 0,73% e il Nasdaq Composite lo 0,83%. A pesare sui listini è stato il presunto attacco terroristico in Canada. Sul fronte societario Yahoo +4,53%. L’utile del gruppo internet nel terzo trimestre è balzato a 6,77 miliardi di dollari da 296,7 milioni di un anno prima per effetto della cessione della quota detenuta in Alibaba. Escluse le voci straordinarie i profitti si sono attestati a 0,52 dollari per azione, ben al di sopra dei 0,32 dollari attesi dagli analisti. Meglio del previsto anche il giro d’affari. Xerox -7,73%. Il produttore di stampanti ha chiuso il terzo trimestre con ricavi e utili in calo. I profitti sono diminuiti del 7% a 266 milioni di dollari mentre i ricavi sono scesi del 2% a 5,12 miliardi. L’Eps adjusted si è attestato a 0,27 dollari, 1 centesimo in più delle attese. Sotto il consensus invece il giro d’affari. Biogen -5,42%. Il gruppo farmaceutico ha alzato le stime per il 2014 dopo aver chiuso il terzo trimestre con risultati superiori alle attese. Per l’intero esercizio la società ora prevede un utile per azione adjusted di 13,45-13,55 dollari contro 12,90-13,10 dollari della precedente guidance. Nel terzo trimestre l’utile per azione adjusted si è attestato a 3,80 dollari, ben al di sopra dei 3,45 dollari attesi dagli analisti. A deludere sono state le vendite del farmaco Tecfidera, trattamento contro la sclerosi multipla. Boeing -4,45%. Il gruppo aerospaziale ha rivisto al rialzo le stime di utile per il 2014 a 8,10-8,30 dollari da 7,90-8,10 dollari della precedente guidance. Nel terzo trimestre l’utile per azione GAAP si è attestato a 1,86 dollari mentre quello non GAAP a 2,14 dollari. Gli analisti avevano previsto un Eps di 1,97 dollari. Meglio delle previsioni il giro d’affari a 23,78 miliardi contro i 23,02 miliardi del consensus. Tesla Motors -1,8%. La casa tedesca Daimler ha venduto la partecipazione del 4% nel capitale del produttore di auto elettriche. Europa Le principali Borse europee hanno aperto la seduta in ribasso. Il Dax30 di Francoforte cede l’1,1%, il Cac40 di Parigi lo 0,76%, il Ftse100 di Londra l’1,2% e l’Ibex35 di Madrid lo 0,4%. Chiusura positiva, ieri, per le piazze finanziarie europee. La seduta è stata dominata dalle indiscrezioni sugli stress test, il cui esito verrà svelato dalla Bce domenica 26 ottobre. In particolare dalla Spagna è rimbalzato il rumor che almeno undici banche dell’Eurozona non passeranno i test: tre italiane (Banco Popolare, Bpm e Mps), tre greche, due austriache, una cipriota, una belga e una portoghese. Secca la risposta della Bce che ha bollato come “assolutamente speculativa” ogni ipotesi sull’esito degli stress test prima di domenica. Negli Stati Uniti, dove cresce l’attesa per la riunione della Fed di settimana prossima, a settembre l’inflazione è rimasta stabile all’1,7%. A Francoforte il Dax è salito dello 0,60% a 8.940,14 punti, il parigino Cac40 ha guadagnato lo 0,58% a 4.105,09 punti, il londinese Ftse100 ha mostrato un incremento dello 0,43% a 6.399,73 punti mentre a Madrid l’Ibex34 ha registrato un progresso dello 0,96% a 10.249, 90 punti. Italia Borsa italiana in leggero calo, Ftse Mib -0,34%. Petroliferi in rosso, bene Luxottica dopo scelta co-CEO (sarà Adil Mehboob-Khan, ex Procter&Gamble, ad affiancare Massimo Vian). Il Ftse Mib segna -0,34%, il Ftse Italia All-Share -0,28%, il Ftse Italia Mid Cap +0,20%, il Ftse Italia Star +0,17%. Ieri Piazza Affari ha chiuso la seduta in rialzo aumentando i guadagni in scia all’andamento positivo di Wall Street in apertura. L’indice Ftse Mib ha così guadagnato l’1,09% a 19.266 punti. Tra le banche il Montepaschi ha proseguito il rimbalzo archiviando la seduta con un progresso del 4,15% a 0,914 euro. Acquisti anche sulla maggior parte degli altri titoli del settore bancario: Popolare di Milano ha guadagnato l’1,48% a 0,615 euro, Intesa SanPaolo l’1,31% a 2,304 euro, Mediobanca lo 0,52% a 6,665 euro, Ubi Banca l’1,72% a 6,205 euro, Unicredit l’1,57% a 5,80 euro. In controtendenza il Banco Popolare che ha lasciato sul parterre lo 0,58% a 11,90 euro. Seduta a due velocità per i titoli del Lingotto: FCA ha mostrato un progresso dell’1,90% a 7,51 euro, mentre CNH Industrial è scivolata sul fondo dell’indice Ftse Mib con una flessione dell’1,99% a 6,135 euro. Mediaset (+1,01% a 2,784 euro) ha virato al rialzo nel pomeriggio dopo che il giorno prima si era aggiudicata la maglia rosa del Ftse Mib con un balzo di oltre 8 punti percentuali. A far scattare ieri gli acquisti era stata la smentita di Sky su un suo probabile sbarco nella tv in chiaro.


I dati macro attesi oggi Giovedì 23 ottobre 2014 EUR Riunione Consiglio Europeo; 03:35 GIA Indice PMI manifatturiero (flash) ott; 03:45 CINA Indice HSBC Manufacturing PMI (flash) ott; 08:45 FRA Indice fiducia imprese ott; 09:00 FRA Indice PMI manifatturiero (prelim.) ott; 09:00 FRA Indice PMI servizi (prelim.) ott; 09:00 SPA Tasso disoccupazione T3; 09:30 GER Indice PMI manifatturiero (prelim.) ott; 09:30 GER Indice PMI servizi (prelim.) ott; 10:00 EUR Indice PMI composito (prelim.) ott; 10:00 EUR Indice PMI manifatturiero (prelim.) ott; 10:00 EUR Indice PMI servizi (prelim.) ott; 10:00 ITA Bilancia commerciale (non-UE) ago; 10:30 GB Vendite al dettaglio set; 12:00 GB Indice CBI ordini industriali ott; 14:30 USA Richieste settimanali sussidi disoccupazione; 15:00 USA Indice prezzi abitazioni (FHFA) ago; 15:45 USA Indice Markit PMI manifatturiero (flash) ott; 16:00 EUR Indice fiducia consumatori (flash) ott; 16:00 USA Indice anticipatore set.