Terremoto a Ischia, salvati i bimbi sotto le macerie. Bilancio grave: 2 morti, 39 feriti

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Sono stati estratti vivi dai vigili del fuoco i due bambini sotto le macerie ad Ischia, località Casamicciola, colpita ieri sera da un terremoto di magnitudo 4. Si tratta di Mattias e del fratellino Ciro. Entrambi stanno bene secondo le informazioni dei vigili del fuoco. Il fratellino neonato è stato il primo ad essere estratto vivo dai vigili del fuoco. 

“E’ stato Ciro a salvare il fratellino Mattias. Dopo la scossa lo ha preso e lo ha spinto con lui sotto al letto, un gesto che sicuramente ha salvato la vita a entrambi. Poi con un manico di scopa ha battuto contro le macerie e si è fatto sentire dai soccorritori”. E’ commosso il comandante della Tenenza di Ischia della Gdf, Andrea Gentile, nel riferire il racconto di uno dei soccorritori dei vigili del fuoco entrato in azione per salvare i bimbi dalle macerie.

Due donne morte, 39 feriti di cui uno molto grave: è grave il bilancio del terremoto di magnitudo 4,0 che ha trasformato una tranquilla serata estiva in incubo per le 250.000 persone che si trovano a Ischia, invasa dai turisti come ogni agosto. La scossa, registrata a una profondità di appena cinque chilometri appena a largo dell’isola del Golfo di Napoli. Sette palazzi sono crollati a Casamicciola, sulla costa nord, già teatro di un disastroso sisma nel 1983 che causò 2.300 morti.

Alle 20,57 c’è stato un boato seguito da un lungo moto sussultorio di una decina di secondi che ha spaventato la gente, riversatasi per le strade. Una donna anziana è morta a Casamicciola dopo essere stata colpita dai calcinacci caduti dalla chiesa di Santa Maria del Suffragio. Un’altra donna è morta sotto le macerie ma non è ancora stata estratta. Dei 39 feriti, 10 sono lievi e già in corso di dimissione. Tettoie cadute e cedimento di porzioni di struttura anche in altri comuni dell’isola, come Forio e Lacco. Numerose le case inagibili, un migliaio gli sfollati. Intanto è fuga dei turisti dall’isola: nella notte, grazie a tre corse appositamente organizzate sotto il coordinamento del Comando generale delle Capitanerie di Porto, hanno lasciato l’isola 1.051 persone, accolte a Pozzuoli dai volontari della Croce rossa italiana prima di allontanarsi autonomamente. “Non è normale che un terremoto simile determini crolli di edifici ed evacuazione di ospedali”, ha denunciato Egidio Grasso, presidente dell’Ordine dei geologi della Campania, “le cause potrebbero essere ricercate negli effetti di amplificazioni sismiche locali o nelle costruzioni abusive realizzate senza alcuna verifica sismica”. Il sismologo Enzo Boschi non esclude un nuovo evento sismico: “La prassi ci insegna che in Italia le scosse avvengono spesso a coppie”, ha spiegato, avvertendo che si dovranno attendere almeno 15 giorni se non un mese per possibili repliche.