Terra dei fuochi, il ministro Sergio Costa: A tre mesi dal varo del piano d’azione diminuiti i roghi

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In foto Sergio Costa, ministro dell'Ambiente

A tre mesi dal Piano d’azione specifico, sottoscritto il 19 novembre scorso a Caserta, i roghi sono passati da 24,6 al mese (novembre, dicembre e gennaio 2017/2018 quindi l’anno scorso) a 17 e sono roghi di minore entità con tempi di spegnimento piu’ brevi. “E’ presto per fare un bilancio ma assistiamo a una diminuzione del numero e dell’entità dei roghi e a un aumento delle attivita’ di controllo e degli arresti”, spiega il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, che a Caserta e a Napoli per due riunioni in prefettura sull’emergenza Terra dei fuochi. Il ministro ha presentato le “Linee guida per la gestione operativa degli stoccaggi negli impianti di gestione dei rifiuti e per la prevenzione dei rischi”, (http://www.minambiente.it/sites/default/files/archivio/allegati/rifiuti/circolare_21_01_2019_stoccaggi.pdf) che sono state oggetto di una circolare ministeriale del 21 gennaio scorso per operare il meglio possibile sul fronte della prevenzione di un fenomeno che interessa il Paese intero. “Si tratta – spiega Costa – di linee guida chiare, uno strumento operativo di prevenzione condiviso con le amministrazioni regionali e le agenzie ambientali a fine gennaio e gia’ implementato nella ‘terra dei fuochi’, con criteri operativi e gestionali sullo stoccaggio dei rifiuti”. La circolare si e’ resa necessaria proprio per rendere operativo il Piano di azione e stabilisce i criteri per la valutazione dei rischi di incendio nei luoghi di lavoro e le misure di prevenzione e di protezione antincendio da adottare e prevede azioni specifiche per la corretta gestione della fase operativa dell’emergenza, fornendo anche chiarimenti rispetto all’ubicazione degli impianti di stoccaggio. Nello specifico, la circolare prevede che in tutti gli impianti che gestiscono rifiuti debbano essere previsti ad esempio sistemi di videosorveglianza, preferibilmente con presidio h24, salvo casi particolari da valutare di volta in volta; impianti e dispositivi di protezione attiva antincendio; impianti di aspirazione e trattamento dell’aria e una serie di norme per la prevenzione e per l’azione di contrasto al rogo laddove dovesse verificarsi. Il documento prevede inoltre il tempo massimo di permanenza dello stoccaggio dei rifiuti in base alla loro pericolosita’ e tipologia e stabilisce una adeguata programmazione di controlli ambientali sugli impianti, relativi anche a quantitativi e modalita’ di gestione dei rifiuti in stoccaggio. “Un’azione di controllo mirata, estesa anche all’abbandono di rifiuti e alle attivita’ di gestione di rifiuti non autorizzate, che sta gia’ dando i suoi frutti”, conclude Costa.