Tempo di bilanci per il trading on line: i numeri del 2019. Anche l’economia passa dal virtuale

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Anche l’economia è stata investita dalla rivoluzione virtuale, un fenomeno strettamente connesso al nuovo, forte, impatto di Internet sulla realtà delle cose, sotto tutti i principali aspetti. Non a caso “e-commerce” e “trading online” sono solo alcuni dei termini ormai entrati nel vocabolario comune, così come altri neologismi connessi all’avvento del web, nei campi più disparati.

Per restare in campo economico, si pensi ad esempio al fenomeno del trading online, una parola sconosciuta ai più, almeno nelle sue applicazioni pratiche, eppure frequente all’interno degli articoli giornalistici più meno specialistici, a dimostrazione che si tratta di un fatto di attualità, nonché di una tendenza contemporanea.

Con la parola “trading online”, – spesso ridotta all’acronimo inglese TOL – si fa riferimento, in termini generali, alla compravendita di strumenti finanziari (azioni, obbligazioni, etc.), tramite Internet, con tutti i relativi vantaggi connessi ai minori costi di commissione via web per l’investitore, nonché al più rapido potere di controllo sull’andamento dei titoli stessi, fondamentale poi per le scelte di investimento successive.

Ma, per venire ai dati, è utile fare riferimento ai recenti numeri rispetto al trading online in Italia, il quale coinvolge, oltre agli utenti attivi, anche nuove professionalità nel campo.

A fronte di un numero di 6 milioni di italiani con un accesso a un conto bancario online, va detto che, secondo l’Annuario su Trading Online Italia:

 

  • C’è stata una crescita dei professionisti di settore pari al 10 per cento soltanto tra il 2016 e il 2017
  • Sono oltre 130 i broker autorizzati dal Consob
  • Sono oltre 100 i mercati sui quali è possibile operare
  • Si può operare tramite oltre 150 piattaforme dedicate.

 

Si tratta di numeri importanti, che fanno capire quanto il fenomeno sia attuale, tanto che, ad esempio, sono presenti nel web delle guide per capire quale sia per gli utenti la migliore piattaforma di trading online virtuale da scegliere.

La scelta in questione può avvenire secondo parametri che vanno dalle esigenze personali dell’investitore e che passano per l’usabilità quotidiana della piattaforma oppure per la stabilità della prestazione della stessa, nonché per l’efficienza e per la velocità del relativo supporto tecnico, altro fattore fondamentale di selezione.

Se, in riferimento agli inizi dell’anno 2019, il settore ha fatto registrare una crescita di 12 punti percentuali – contro un tasso di abbandono che è stato stimato intorno al 3 per cento – è pur vero che, date le numerose piattaforme a disposizione e data la complessità degli argomenti in questione, gli utenti cercano spesso sul web notizie sull’operatore più affidabile.

Anche a questo proposito, come per altri campi di riferimento, sono nati siti di recensione specializzati che danno indicazioni all’utente, ma prima di tutto forniscono delle informazioni utili per sapere, ad esempio, quali sono le principali attività di negoziazione sui mercati finanziari (materie prime, indici, valute, preziosi) , e tutte le possibilità che il trading CFD permette – includendo, in questa terminologia, gli strumenti di negoziazione utili a puntare sui vari trend, in ribasso o in rialzo -.

 

Le app e il trading: quando il servizio passa dallo smartphone

Secondo la ricerca di Bva- Doxa dal nome ‘Italiani, investimenti e trading online’ commissionata da eToro, il 13 per cento del campione considerato utilizza lo strumento del trading online, mentre il 17 per cento del campione stesso ha dichiarato di voler intraprendere presto questa strada, con un aumento della percentuale dei curiosi tra gli scettici, che sono sempre più intenzionati a informarsi su questo tipo di attività, la quale richiede specifiche competenze professionali nonché molta attenzione da parte degli utenti.

Si tratta dunque di un fenomeno in netta evoluzione, che coinvolge anche le nuove frontiere della tecnologia, ovvero gli smartphone, e, di conseguenza, i servizi ad essi connessi, come appunto le app.

Proprio per questo motivo numerose piattaforme di trading online operano anche attraverso le app, ed esistono addirittura delle classifiche rispetto alle caratteristiche e alle prestazioni effettive delle stesse applicazioni. Tra le app più note per il trading se ne segnalano alcune, quali eToro, Investous, TRADE.com, e molte altre.

In ogni caso è ben comprensibile il valore aggiunto che le app apportano a questo tipo di attività, grazie anche alla rapidità e alla possibilità di monitoraggio immediato proprie, in qualunque campo, della tecnologia mobile.