Tecnologia e progetti:
Cavalieri a caccia di idee

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Fa tappa a Napoli il road show promosso dal Gruppo Lombardo dei Cavalieri del lavoro in collaborazione con ItaliaCamp e l’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) di Genova per la presentazione della Fa tappa a Napoli il road show promosso dal Gruppo Lombardo dei Cavalieri del lavoro in collaborazione con ItaliaCamp e l’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) di Genova per la presentazione della “call for ideas” focalizzata su innovazione tecnologica e semplificazione. Obiettivo: raccogliere soluzioni concrete per il rilancio della competitività del sistema imprenditoriale italiano. “Un obiettivo che non può essere raggiunto senza l’ingegno made in Sud”, sottolinea Giuseppe Lobuono, presidente del Gruppo Mezzogiorno dei Cavalieri che mercoledì 25 marzo presso la sala D’Amato di Palazzo Partanna illustrerà la call insieme a Luca Moschini, vice presidente dell’Unione Industriali di Napoli con delega alla Ricerca e Competitività, Umberto Quadrino, cavaliere del lavoro (Gruppo Lombardo) presidente della Fondazione Edison, Gabriella Baronedi Italia Camp e i ricercatori dell’IIT Salvatore Majorana, Vittorio Pellegrini e Stefano Amoroso. Le idee finaliste saranno selezionate da un comitato scientifico e presentate durante il Convegno Nazionale della Federazione dei Cavalieri del Lavoro che si terrà a Milano il 27 giugno 2015 presso l’Università Cattolica. “Ma non ci limiteremo a selezionare e dare visibilità a queste idee, il nostro interesse è che diventino operative al più presto – continua Lobuono – e per questo affiancheremo ai premiati uno staff di professionisti e d esperti”. Quella napoletana sarà la prima tappa del Mezzogiorno, confortato di recente sul fronte dell’innovazione dai dati di Unioncamere che testimoniano un Sud allo stesso livello del Centro e solo un piccolo passo dietro il Nord in quanto a startup innovative. In Italia sono ormai più di 3.200 e aumentano a una velocità esponenziale. E lo fanno non solo a Milano (dove sono 470), Roma (270) o Torino (174), ma anche nelle province più piccole, come Trento, o con maggiori problemi di sviluppo, come Napoli, dove se ne contano in entrambi i casi 96. “Ci aspettiamo delle risposte su semplificazione e rinnovamento di processi e di prodotti soprattutto da queste realtà, così come dal mondo della ricerca pura. Non è un caso se abbiamo inaugurato una partnership con il centro di ricerca leader in Italia”. Incentrata su robotica, energia, nuovi materiali, ambiente, neuroscienze, scoperta e sviluppo di nuovi farmaci, l’attività scientifica dell’IIT si candida infatti a essere la finestra italiana sul futuro. È composto da undici laboratori in Italia per complessivi 45.000 metri quadri di laboratori presso alcune delle principali Università italiane (tra cui la Federico II) e due centri negli Usa in collaborazione con il Mit e Harvard. Il portafoglio complessivo dei progetti esterni ha superato i 90 milioni di euro dal 2006 ad oggi. Nel 2013 i contratti acquisiti riguardano 19 progetti europei, 16 con enti nazionali ed internazionali e 44 progetti industriali. Fra questi, quelli maggiormente rilevanti sono la partecipazione alla Flagship europea denominata Graphene (durata di 10 anni) e il progetto con INAIL.