Techno Sky Napoli, dipendenti contro il trasferimento a Roma: Vi spieghiamo il nostro dramma

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Continua l’odissea dei dipendenti dell’ex Consorzio Sicta Napoli (Enav), oggi in Technosky, altra società del Gruppo. In una lettera alla nostra redazione alcuni di loro spiegano il “dramma” che stanno vivendo. L’Enav, dicono, “ha deciso di trasferirci tutti via da Napoli a Roma senza nessun motivo o giustificazione plausibile. Siamo un gruppo di ingegneri e scienziati che da 20 anni portano alto il nome della Campania in Europa, partecipando a progetti europei di ricerca e sviluppo nel campo del Traffico Aereo e dell’aviazione”.
E continuano: “Siamo cittadini della Campania che hanno deciso di studiare qui mettere su famiglia e lavorare per il nostro territorio rinunciando alle molte proposte che ci vengono fatte dall’estero. Siamo un’eccellenza riconosciuta a livello europeo e gestiamo progetti molto importanti e questa scelta scellerata della Capogruppo è assolutamente senza senso, teniamo a ricordare che la sede dove ci troviamo a Capodichino è di proprietà della stessa Enav e quindi a costo zero”. I lavoratori ce l’hanno anche con la Regione Campania, che secondo loro, “non interviene a tutelare il lavoro e le eccellenze sul territorio. Il Sud Italia e la Campania – dicono – sono vittime oramai da anni di un depauperamento mirato, non è giusto rimuovere il lavoro e le eccellenze riconosciute del nostro territorio”.
Dicono inoltre di non capire il “passaggio di commesse e di lavori, che abbiamo sempre svolto noi, verso società esterne di consulenza (che la stessa Enav aveva dichiarato di tagliare per una questione di costi), sono attività che l’Enav tramite noi farebbe a costo 0. Teniamo ancora a ricordare che il 53% dell’Enav è di proprietà dei cittadini italiani (essendo il Mef e il Mit proprietari)”.