di Pasquale Gallifuoco
Si è tenuta la conferenza stampa di presentazione della stagione teatrale 2018-2019 del teatro Trianon Viviani di Napoli. Il cartellone è stato dettagliatamente illustrato dal direttore artistico Nino D’Angelo. Presenti Antonio Bottiglieri presidente di Scabec Spa, società in house della Regione Campania per la valorizzazione e promozione dei beni culturali regionali, Giovanni Pinto Presidente del teatro Trianon e il Consigliere della Città Metropolitana Michele Maddaloni con delega in materia di valorizzazione dei teatri.
Il 25 ottobre si aprirà il sipario della nuova rassegna teatrale “CantaForcella” con il noto regista ed attore Abel Ferrara in uno spettacolo dedicato allo storico quartiere di Forcella.
Nino D’Angelo ha dichiarato in merito: “ punto a un teatro del popolo sempre più accessibile e produttivo”.
Il cartellone è formato da 10 titoli, tra teatro comico e musica. Come è stato più volte sottolineato in conferenza stampa il Teatro Viviani vuole rilanciare la valorizzazione del quartiere storico di Forcella dedicandogli appunto anche uno spettacolo inaugurale e un progetto fotografico di autore.
Abel Ferrara appunto dirigerà la produzione originale di “Forcella strit”, un nuovo spettacolo musicale finalizzato alla ricerca di nuove forme di spettacolo e all’integrazione di nuove tecnologie, con scenari digitali e proiezioni in 3d, per la valorizzazione delle tradizioni del territorio. L’allestimento è dunque il frutto di un laboratorio intensivo aperto ad allievi con sensibilità al canto e alla musica. Questo spettacolo è nato da un idea del direttore artistico Nino D’Angelo, il progetto è finanziato dalla Regione Campania per promuovere e valorizzare la canzone napoletana e il territorio, a partire da Forcella e il centro antico, patrimonio dell’Unesco. A realizzarlo è la Scabec, in collaborazione con il Databenc, il distretto ad alta tecnologia per i beni culturali, e la produzione esecutiva del teatro Trianon Viviani. Dall’8 novembre Maria Nazionale torna in scena con un recital originale fado portoghese, con la regia di Nino D’Angelo.
Seguirà dal 15 novembre “Cirque du Shatush”, scritto da Nando Mormone e Ciro Ceruti con Monica Silvia Lima ed Enzo Luppariello, componenti del duo Arteteca, tra i più apprezzati e amati del programma televisivo Made in Sud, Nando Mormone e Ciro Ceruti hanno firmato anche la regia; con sketch contrappuntati dai numeri di un gruppo di circensi e l’apporto video delle più innovative tecnologie.
Non può mancare al teatro Viviani Peppe Barra, questa volta è accompagnato da Nando Paone in una commedia musicale che Maurizio de Giovanni ha liberamente tratto da Miguel de Cervantes, dal 22 novembre, Il don Chisciotte della Pignasecca: «in un’antologia di sentimenti ed emozioni dal coinvolgente ritmo esilarante e malinconico, una miscela di musica, passioni e riflessioni che unisce l’amaro del tragico a succulente note di Mediterraneo». Le musiche sono di Patrizio Trampetti, la regia è siglata da Alessandro Maggi.
Per il periodo natalizio, dal 20 dicembre, ritorna la sceneggiata con uno dei titoli più classici, Lacreme napulitane, già portata in scena nel teatro del popolo nove anni fa. Con la regia di Nino D’Angelo, questo titolo – basato sulla canzone composta nel 1925 da Libero Bovio e Francesco Buongiovanni – ripropone il tema drammatico e quanto mai attualissimo della migrazione. Tra gli interpreti Francesco Merola.
L’anno nuovo è aperto, dal 17 gennaio, dai Ditelo voi con Il segreto della Violaciocca, un thriller psico-comico scritto e diretto dallo stesso trio partenopeo con Francesco Prisco: una surreale «black comedy» all’insegna dei colpi di scena.
Dal 24 gennaio, Natale Galletta, propone suggestioni canore, un viaggio fra canzoni classiche e successi di repertorio e inediti, con alcuni omaggi a interpreti storici della canzone napoletana.
Seguirà dal 7 febbraio Nino D’Angelo, riporta sul palcoscenico del teatro Trianon Dangelocantabruni, a distanza di 10 anni, il suo concerto teatrale dedicato a Sergio Bruni. «È il mio omaggio affettuoso alla “Voce di Napoli” – spiega il direttore artistico del teatro di Forcella – dove canto tutti i maggiori brani del repertorio del grande maestro e racconto gli aneddoti che conosco direttamente o che mi sono stati riferiti nell’arco della mia carriera». L’orchestra dal vivo è diretta da Enzo Campagnoli.
Dal 21 febbraio, sarà in scena Paolo Caiazzo in “ No grazie… il caffè mi rende ancora nervoso”, commedia scritta dallo stesso comico popolare con Lello Arena, che firma anche la regia, e Francesco Velonà: la storia di un tassista con la passione del teatro di Scarpetta e di un serial killer di artisti partenopei considerati troppo innovatori. Nel cast Francesco Procopio.
Dal 14 febbraio, il titolo di chiusura del cartellone: C’era una volta… il Festival di Napoli, un concerto teatrale, prodotto da Sud promotion, che ripercorre la storia del Festival della Canzone napoletana, tra le canzoni che hanno partecipato alla manifestazione più comunemente nota come «Festival di Napoli», contributi video di archivio, testimonianze e aneddoti, prosa e movimenti coreografici.
Due le formule di abbonamento: a tutti i dieci spettacoli, oppure a sette titoli a scelta, con prezzi che vanno rispettivamente da 120 e 100 euro, al netto dei diritti di prevendita. Per gli “over 65”, gli studenti e gli iscritti ai cral convenzionati è prevista una riduzione sul prezzo dell’abbonamento del venti percento.
Con questa forma di abbonamento – spiega il direttore artistico D’Angelo – vogliamo rendere il nostro teatro sempre più accessibile, per questo abbiamo stabilito prezzi popolari per gli abbonamenti.
Giovanni Pinto, Presidente del teatro Trianon Viviani, ha segnalato una grave disattenzione da parte del Mibact, Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, nei confronti del Trianon, sotto tutela dei Beni Culturali. In particolare – continua pinto – abbiamo chiesto al Mibact un sostegno; la direzione generale consultiva dello spettacolo ha respinto la nostra richiesta esprimendo parere negativo anche se consultivo, non obbligatorio né vincolante. Quindi il Mibact ha ritenuto di far proprio questo parere e di escludere il Teatro Trianon dalle sovvenzioni del FUS, Fondo Unico per lo Spettacolo.
“Mi fa piacere che le nostre battaglie sindacali hanno portato ad un grande risultato – dichiara il segretario della UilCom Campania Massimo Taglialatela – . Oggi questo teatro è un punto essenziale di riferimento per la cultura della nostra città e anche una spinta per la ripresa del quartiere. Possiamo oggi parlare delle attività di questo meraviglioso teatro grazie al grande impegno di tutti i lavoratori che continuano a crederci e metterci tanta energia e tanta voglia su questo progetto che da anni tutti noi sosteniamo”.
Inoltre il consigliere Michele Maddaloni, ha dichiarato: “La Città Metropolitana è stata presente stanziando un contributo per la ricapitalizzazione del teatro; in tal modo si è contribuito a investire sulla cultura. Infatti, prosegue Maddaloni, anche con il Mercadante e il San Carlo interveniamo in tal senso, perché riteniamo che la cultura è un elemento fondamentale per lo sviluppo della nostra città”.