Teatro: a Il Pozzo e il Pendolo Montedidio di Erri De Luca

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 È la storia di una, cento, mille storie che provando a divenire diventano vita e seminano vita in chi le ascolta ‘Montedidio’ di Erri De Luca, in scena, nell’adattamento di Annamaria Russo da sabato prossimo, 16 novembre alle ore 19.30 (in replica domenica 17), negli spazi de Il Pozzo e il Pendolo Teatro di Napoli , con Nico Ciliberti e Zac Alderman. C’è un’età in bilico tra l’infanzia e la giovinezza, sottolinea una nota degli autori, «un tempo incantato e difficile in cui si diventa, ma non si è. È lo spazio breve e convulso del possibile, in cui ieri, oggi e domani si accavallano e si confondono». Un ragazzo di tredici anni va a bottega da Mast’Errico, il falegname. È l’inizio della sua vita nuova, la vita che a sera, a casa, in una casa vuota per l’assenza del padre e per la malattia della madre, il ragazzo va scrivendo su una bobina di carta avuta in regalo dal tipografo di Montedidio. Ha anche un altro regalo, che porta sempre con sé, un «bùmeran», un legno nato per volare che il padre ebbe a sua volta da un marinaio di passaggio. Così passano i giorni: Mast’Errico gli insegna il mestiere e Don Rafaniello, uno scarparo che Mast’Errico tiene ospite a bottega, gli insegna a pensare sugli uomini e sulle cose, Maria sul terrazzo più alto di Montedidio gli insegna l’amore. «Ci sto io: tutt’insieme divento importante. Finora la mia presenza, c’era o non c’era, non spostava niente. Maria dice che io ci sto e così ecco qua me n’accorgo pur’io che ci sto. Mi chiedo da solo: non me ne potevo accorgere per conto mio di esserci? Pare di no. Pare che ci vuole un’altra persona che avvisa…”. Montedidio è un testo. si evidenzia, «che racconta quell’età, che racconta la magia del divenire, il divenire della vita di un ragazzo che a tredici anni comincia a lavorare e si fa uomo Il divenire di una città, che sulle macerie di una guerra finita da poco ricostruisce un futuro di mille prospettive e poche speranze una che le somiglia, ma vuole quella Promessa da un Dio che si nasconde tra le pagine di libri antichi. Il divenire di una ragazzina che conosce già tutto il male e tutto il bene dell’amore e prova a farsi donna per sopravvivere all’infanzia Montedidio è tutto questo: una poesia magica, un testo che racconta di amore, distruzione, rinascita e attaccamento alla terra».