Tassa di soggiorno, Codacons: nel 2023 ai Comuni 702 milioni

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Le entrate derivate dalla tassa di soggiorno crescono di anno in anno e nel 2023 hanno raggiunto quota 702 milioni di euro, in aumento del 9,5% sul 2022. A fare i conti in base ai dati di Federturismo è il Codacons che denuncia tuttavia come “manchi del tutto la trasparenza circa la reale destinazione dei proventi e nessuno sa come i comuni li utilizzino, col rischio concreto che gli incassi siano usati per coprire i buchi di bilancio delle amministrazioni e non per finalità turistiche come prevede la norma”. L’associazione interviene dopo le recenti ipotesi di un aumento dell’imposta di soggiorno che, nelle intenzioni del governo, potrebbe salire fino a 25 euro destinando parte degli incassi alla raccolta e smaltimento dei rifiuti. “Qualsiasi rimodulazione dell’imposta – sottolinea il presidente dell’associazione, Carlo Rienzi – dovrà essere vincolata all’obbligo per i Comuni di pubblicare in modo chiaro e fino all’ultimo centesimo la destinazione reale dei fondi raccolti, anche attraverso la creazione di un’apposita piattaforma accessibile a tutti. In caso contrario saranno inevitabili i ricorsi”.

Secondo i dati riferiti dal Codacons, i proventi della tassa di soggiorno, 702 milioni nel 2023, erano il 43% in meno nel 2015 (403 milioni) e il 77% in meno nel 2012 (162 milioni). Attualmente l’imposta varia da 1 a 10 euro a ospite per notte, a seconda della località e della tipologia di struttura ricettiva, e i comuni che la applicano sono saliti dagli 11 del 2011, anno di reintroduzione della tassa, ai 1.013 del 2023. Roma, con una tariffa media di 5,5 euro, lo scorso anno ha incassato circa 120 milioni e si prevede che il gettito arriverà a180 milioni entro il 2024. Venezia ha raccolto circa 38 milioni di euro nel 2023, Firenze 72 milioni, che si prevede diventeranno 77 a fine 2024. All’aumento degli introiti contribuisce anche la crescita del turismo in Italia: il 2023 si è chiuso con 134 milioni di arrivi e 451 milioni di presenze, rispetto al 2019 +3 milioni di arrivi (+2,3%) e +14,5 milioni di presenze (+3,3%). Un trend che prosegue anche nel 2024, con gli analisti che prevedono per l’anno in corso un boom di presenze in Italia pari a 467,2 milioni.