Tange e il centro direzionale: l’architettura rinsalda il legame tra Napoli e Tokyo

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Di Alfonso Vitiello
 
Lo scambio architettonico tra l’Italia ed il Giappone è notevole, non a caso una delle ultime opere è l’isola dell’aeroporto nel Kansai ad Osaka realizzata dall’ architetto Renzo Piano,la contropartita giapponese viene offerta nel Golfo di Napoli con la realizzazione del Centro direzionale (una replica del quartiere di Shinjuku a Tokyo) realizzato dal famoso architetto nipponico Kenzo Tange.
Il centro riporta la semplicità, l’armonia, la spaziosità ed infine la luminosità del Giappone.
L’architetto Tange già dal 1949 cerca di realizzare una trasformazione nel Sol Levante dopo le devastazioni della grande guerra.
Tra queste (non a caso tra qualche giorno il triste anniversario) il centro della pace di Hiroshima, il disegno fu realizzato da Tange e presentato al congresso internazionale di architettura moderna di Londra a cui presero parte studiosi di grande calibro come Gropius, Le Corbusier ed altri grandi architetti di fama mondiale.
Tange è stato il primo architetto dagli occhi a mandorla a cambiare profondamente la cultura tradizionale giapponese, progettando edifici, piazze con forme e stile totalmente diverse dall’antico Giappone che eravamo abituati a vedere.
Ritornando a Napoli ed al centro direzionale ritroviamo una piazza dedicata al gemellaggio tra Napoli e Kagoshima “Piazza Kagoshima” per un doveroso riconoscimento al primo gemellaggio nella storia dei due paesi avvenuto nel 1960.