Tabacchi, è allarme contrabbando: a Napoli 1 pacchetto su 4 è tarocco

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I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli hanno arrestato in flagranza di reato un contrabbandiere, sequestrando complessivamente oltre una
tonnellata di sigarette di contrabbando. I finanzieri, durante un’ordinaria attività d’istituto nel comune di Napoli, hanno individuato un’autovettura sospetta recatasi in un deposito ubicato nella zona di Secondigliano. Il successivo controllo del deposito ha consentito di individuare complessivamente un quantitativo di 1.008 kg. di Tle di varie marche, privo del contrassegno di Stato. Il responsabile, su disposizione dell’autorità giudiziaria di Napoli, è stato arrestato in attesa del rito direttissimo. Inoltre, i finanzieri hanno sequestrato il locale, utilizzato quale deposito delle sigarette di contrabbando, nonché l’autovettura utilizzata per il trasporto. Continua, pertanto, incessante l’azione di contrasto ai traffici
illegali da parte del comando provinciale della guardia di finanza di Napoli e l’operazione testimonia l’incessante azione dei militari della compagnia di Nola, che dal mese di gennaio, hanno complessivamente sottoposto a sequestro oltre 6 tonnellate di sigarette di contrabbando, arrestando 14 persone.

Un business milionario
Il contrabbando muove milioni di euro. Lo rivelano i dati dello studio  “Il contrabbando di sigarette come fenomeno transnazionale: flussi e connessioni tra Italia e Grecia”, curato da Andrea Di Nicola (Professore di Criminologia), e Giuseppe Espa (Professore di Statistica Economica), fondatori di “Intellegit”, la start-up sulla sicurezza dell’Università degli Studi di Trento, e realizzato con il contributo di British American Tobacco Italia (BAT Italia).
Il contrabbando è particolarmente radicato in alcune aree del Paese, specialmente al Sud. La città più impattata è Napoli (1 pacchetto su 4 è di origine non domestica). Al secondo posto Trieste, principalmente a causa della vicinanza con il confine con la Slovenia, dove un pacchetto costa in media 1,25 € in meno rispetto all’Italia. A seguire Salerno (13,6%), Palermo (11,2%) e Messina (9%). La prima città del nord, ad esclusione di Trieste, è Milano (4,6%, con un trend in aumento).
Al Sud si riscontra un consumo maggiore di illicit whites rispetto al nord. In testa Palermo (quasi il 70% del totale delle sigarette non domestiche), Napoli (59,5%), Catania (55,6%) e Messina (53,9%). La prima città del nord è Modena (50%).
Nel 2017 la provincia con il maggior numero di sequestri è stata Napoli, dove sono state realizzate ben 1.021 operazioni, pari al 48% del totale nazionale. Seguono Roma (157 sequestri), Bari (132) e Caserta (125). Prima città al nord Milano, con 107 operazioni.
Nel 2017 un quarto del totale delle sigarette (circa 70 tonnellate su un totale di 272) è stato sequestrato a Trieste, a fronte di un numero limitato di operazioni. Seguono Napoli (44,7 tonnellate, 16% del totale nazionale), Pavia (più di 35 tonnellate in una sola grande operazione), Salerno (34 tonnellate) e Bari (19).
Se l’Italia si pone al di sotto del consumo illecito della maggior parte degli altri Stati europei, il contrabbando di sigarette resta comunque un fenomeno criminale non privo di conseguenze, sia dal punto di vista fiscale che per la salute dei cittadini. Un fenomeno che, per l’appunto, ogni anno causa mancati introiti erariali per le casse dello Stato di circa 1 miliardo di euro, senza considerare le implicazioni che prodotti non garantiti e controllati possono avere per la salute del consumatore.