Svizzera, due ricercatrici italiane selezionate per il rapporto Ipcc su cambiamenti climatici e città

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Si è concluso il processo di selezione dei partecipanti allo scoping meeting per il Rapporto Speciale sui cambiamenti climatici e le città dell’IPCC. Le ricercatrici Erika Coppola e Monica Salvia sono state selezionate tra 38 candidati italiani.

Erika Coppola è ricercatrice presso l’ICTP (The Abdus Salam International Centre for Theoretical Physics, Trieste) nella sezione di Earth System Physics, dove si occupa principalmente di modellistica climatica regionale e modelli idroclimatici. Coppola ha già contribuito come autrice principale al gruppo di lavoro I (WGI) dell’IPCC nel sesto ciclo di valutazione (AR6) per coordinare la valutazione delle informazioni climatiche regionali in tutti i continenti e contribuire allo sviluppo di un quadro aggiornato di valutazione del rischio.

Monica Salvia è prima ricercatrice presso il CNR – IMAA (Consiglio Nazionale delle Ricerche – Istituto di Metodologie per l’Analisi Ambientale, Potenza). Si è specializzata nell’analisi dei sistemi energetici e nello sviluppo di modelli energetico-ambientali, contribuendo per oltre 20 anni alle attività del programma ETSAP dell’Agenzia Internazionale dell’Energia. I suoi attuali interessi di ricerca si concentrano sulla sostenibilità urbana e sulla governance del cambiamento climatico, sulle strategie di mitigazione e adattamento, sulla transizione energetica pulita e sulle smart cities.

Lo scoping meeting per questo Rapporto Speciale si terrà a Riga, Lettonia, dal 16 al 19 Aprile 2024 e il suo prodotto finale sarà uno Scoping Paper, un documento che riunisce la struttura, l’elenco indicativo dei contenuti, e le tempistiche del prossimo Rapporto Speciale sui cambiamenti climatici e le città, che verrà esaminato ed approvato durante la 61ª Sessione Plenaria dell’IPCC.

Durante il sesto ciclo di valutazione dell’IPCC, un ampio gruppo di esperti e professionisti del settore ha avviato una discussione su come sviluppare una valutazione solida del legame tra cambiamento climatico e città. La necessità di approfondire questa relazione ha portato l’IPCC alla decisione di redigere un Rapporto Speciale su cambiamento climatico e città.

“Sappiamo bene come le città raccolgano gran parte della popolazione mondiale, e siano quindi sempre più responsabili delle emissioni di gas serra in atmosfera. Allo stesso tempo, sono il target della maggior parte degli effetti negativi dei cambiamenti climatici – ha detto Monica Salvia – C’è quindi necessità di strumenti pianificatori in grado di definire azioni e misure volte, da un lato, a ridurre il contributo di emissioni climalteranti degli attuali sistemi energetici e, dall’altro, a minimizzare gli effetti negativi degli eventi climatici estremi che le città si trovano ad affrontare sempre più spesso. Le città, ed in particolare i piccoli comuni, non hanno bisogno soltanto di investimenti ma anche di conoscenza, esperienza e networking”.

“C’è bisogno di un’adeguata pianificazione dello sviluppo futuro delle città perché, se non si fa un piano di adattamento accurato, i rischi saranno più alti – ha aggiunto Erika Coppola – Quindi penso che questo sia lo scopo fondamentale di questo report speciale IPCC: accendere un faro sul fatto che nelle policy e nelle pianificazioni urbane future è importante considerare il cambiamento climatico per la vita e il benessere delle persone che vivono nelle città”.

Il Focal Point for Italy dell’IPCC ha raccolto le candidature di esperti italiani provenienti da vari settori di competenza e coinvolti in una vasta gamma di settori, come l’efficienza energetica urbana, la valutazione del rischio costiero, la modellazione climatica regionale, le politiche urbane rigenerative e la giustizia climatica. Il background dei candidati copre tutti gli aspetti della crisi climatica nel contesto urbano, dalla base scientifica fisica agli impatti e alle soluzioni.

“Questo scoping meeting sarà sicuramente un incentivo per produrre molta più letteratura scientifica in questo campo e per creare un assessment dello stato generale della conoscenza attuale – ha commentato Coppola – Mi aspetto che verrà sottolineata l’importanza dell’informazione e dei modelli ad alta risoluzione, compresi i loro limiti. Si potrà anche esplorare quanto il machine learning o l’intelligenza artificiale ci potrebbero aiutare in questa direzione”.

“È ancora difficile valutare il progresso delle città sul tema dell’adattamento e quindi avere un set di indicatori ampio e multidisciplinare a livello globale e nazionale – ha aggiunto Salvia – Le città hanno bisogno di indicazioni chiare anche su come approcciare il tema dell’adattamento, come renderlo proprio e lavorarci di anno in anno indipendentemente dai turnover di tipo politico”.

Nell’AR6 ciascuno dei tre i gruppi di lavoro ha affrontato in maniera trasversale questioni centrali relative agli impatti del cambiamento climatico sulle città. Queste analisi saranno approfondite durante il settimo Assessment Report (AR7) grazie all’inclusione del Rapporto Speciale sulle città.

“Ottenere delle linee guida in cui collocare strategie sistemiche ed integrate, promuovendo non soltanto tecnologie innovative ma anche il coinvolgimento attivo e consapevole dei cittadini, potrebbe essere veramente un risultato di grande valore e immagino sia uno degli obiettivi dell’IPCC – ha detto Salvia – Credo che questo scoping meeting abbia lo scopo principale di discutere l’utilizzo di strategie di sviluppo urbano, riconoscendo la necessità di un coordinamento tra diverse comunità scientifiche, tra cui quelle del clima, della pianificazione urbana e dell’ingegneria, insieme a quella dei decisori politici”, conclude Coppola. “Il rapporto speciale dell’IPCC offrirà la possibilità di creare un collegamento tra queste conoscenze, una sinergia tra le varie competenze coinvolte, consentendo una ricerca coordinata e indipendente in ciascun settore”.