Svizzera, Campione d’Italia entra ufficialmente nel territorio doganale dell’Unione Europea

3406

Campione d’Italia, comune in provincia di Como che conta non più di duemila abitanti, è noto a tanti soprattutto per la presenza di un famosissimo Casinò. Oggi però c’è un motivo in più per parlarne: dal primo gennaio infatti si è realizzata qui una piccola “brexit all’incontrario” essendo Campione entrato ufficialmente nel territorio doganale dell’Unione Europea.

La scelta, sia chiaro, non è stata volontaria. Anzi i cittadini di questa exclave italiana in territorio svizzero, se avessero potuto, ne avrebbero fatto volentieri a meno. Ma la Commissione Europea ha così deciso. E dunque, con l’inizio del 2020, la direttiva 2018/0124 (approvata su richiesta dell’Italia) ha catapultato Campione d’Italia in una nuova era e i suoi abitanti in una marea di dubbi.

Quali? Abituate per esempio ad utilizzare le efficientissime poste elvetiche, queste duemila anime si ritrovano oggi col nuovo Cap I 22061 (al posto del vecchio CH 6911) e un ufficio postale non più svizzero ma italiano. Risultato? Un pacco indirizzato alla vicina Lugano deve far tappa a Como e Roserio prima di arrivare alla sua destinazione finale, il tutto con un normale allungamento dei tempi di consegna.

Ovviamente le perplessità non sono solo legate a questo particolare. C’è il problema dell’Iva, di cui i campionesi continueranno però a rimanere esenti, ma soprattutto quello dell’Imposta locale sul consumo (Ilcci), fissata all’8%, che dovrà al contrario essere pagata. Per cosa e da chi? La tassa riferisce “alle forniture di beni, alle prestazioni di servizi nonché alle importazioni effettuate nel territorio del Comune per il consumo finale”. A doverla pagarla sarà “chi nel territorio effettua, nell’esercizio di impresa, arti o professioni, forniture di beni e prestazioni di servizi. Sono altresì soggetti passivi d’imposta i consumatori finali che effettuano importazioni nel territorio di Campione d’Italia”.

C’è poi la questione dogana. “L’entrata e l’uscita dal territorio di Campione d’Italia – si legge in una nota della Confederazione Elvetica – sarà soggetta, analogamente a quanto avviene già oggi agli altri valichi di frontiera italo-svizzeri, all’espletamento delle formalità doganali e valutarie, oltre a quelle derivanti dall’applicazione delle rimanenti normative dei rispettivi Stati. Per quanto concerte l’Amministrazione federale delle dogane, verrà istituito un nuovo ufficio doganale aggregato al Comune di Bissone e pertanto denominato ‘Suddivisione di Bissone'”. Questo sarà subordinato all’Ispettorato doganale di Chiasso Strada, “al quale dovrà essere indirizzata tutta la corrispondenza” e, in ambito merci commerciali, disporrà di tutte le competenze in materia d’imposizione.

Per quanto riguarda il traffico commerciale, “nell’ambito delle merci commerciali il valico non sarà occupato in permanenza; per l’espletamento delle formalità doganali delle merci da e per Campione d’Italia, occorrerà rivolgersi al proprio spedizioniere doganale di fiducia, il quale opererà conformemente alle prescrizioni generali”.

Insomma una piccola rivoluzione con cui ora si dovrà fare i conti.