Superbonus, trovato l’accordo: ecco come funziona il nuovo decreto

79
(Imagoeconomica)

C’è anche la mini-sanatoria per il Superbonus nell’ultimo Consiglio dei ministri dell’anno. La riunione di governo inizia alle 17.30, preceduta da un vertice di maggioranza convocato proprio per fare il punto sui bonus edilizi su cui insisteva Forza Italia. L’accordo alla fine arriva, nonostante l’assenza della premier Giorgia Meloni per la “sindrome otolitica” che la affligge da giorni, ma – come tengono a precisare fonti di Palazzo Chigi – non c’è la proroga che Antonio Tajani avrebbe voluto: «Non è prevista nessuna proroga, ma si incentivano i lavori limitando usi impropri e storture». Via libera anche al decreto Milleproroghe e a quattro decreti legislativi attuativi della delega fiscale, tra i quali anche quello relativo al primo modulo della riforma Irpef che riduce gli scaglioni da quattro a tre. Per quanto riguarda i bonus edilizi, continuano le fonti di Palazzo Chigi, «in particolare, si è intervenuti sul Superbonus, sul sisma-bonus e sugli incentivi per l’abbattimento delle barriere architettoniche». Per il Superbonus vengono «salvaguardati tutti i lavori certificati entro il 31 dicembre 2023». Tajani comunque si dice «molto soddisfatto» e spiega: «Ci sarà una sorta di sanatoria per il 2023 per chi ha superato il 30% dei lavori: se non ha raggiunto la conclusione dei lavori non dovrà pagare nulla. È un messaggio molto forte per le imprese che stanno lavorando e hanno lavorato, a tutela delle persone perbene» (…)”, riporta il quotidiano La Stampa.