Summonte, musica ed enologia per il turismo delle aree interne

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Toni Esposito e la sua band a Summonte

E’ stato un trascinante Toni Esposito che a Summonte ha concluso l’ultima delle prime quattro tappe di Wine Art Jazz Fest, il format ideato da MAVV Wine Art Museum, con la collaborazione di SCABEC e delle amministrazioni comunale di Quarto e Summonte, che unisce, nel nome della convivialità, ad unire musica di qualità con la riscoperta degli siti culturali più importanti e suggestivi della Campania, con un confronto tra gli operatori sulle vocazioni enogastronomiche del territorio.
Così. dopo le prime due serate alla Villa Romana del Torchio di Quarto, che hanno visto protagonisti James Senese e i talenti emergenti della scena napoletana, nel suggestivo palcoscenico della Torre Angioina di Summonte si sono nuovamente i giovani protagonisti della musica e il noto percussionista, che ha ripercorso le tappe più significative della sua lunga carriera, partendo da il suo primo vicine, Rosso Napoletano del 1975.

Il concerto di Toni Esposito, che ha ricordato la lunga amicizia con Pino Daniele, è stata preceduta da un dibattito sull’Enogastronomia al servizio dello sviluppo territoriale, moderato da Francesco Bellofatto, con gli interventi di Pasquale Giuditta, Sindaco di Summonte, Stefano Di Marzo, presidente del Consorzio di Tutela dei Vini d’Irpinia e l’archeologo Flavio Castaldo.

Il concerto di Toni Esposito, presentato dalla giornalista Francesca Scognamiglio, ha visto un prologo affidato alla bella voce della giovanissima Rama, che ha lasciato poi spazio alla band del percussionista, per due trascinanti ore di ritmo e ricordi, affidati a Toni e alla sua band con Lino Pariota, Claudio Romano, Barbara Fiorillo e Luigi Di Nunzio.

Giovedì 6 agosto è stata la volta dei giovani, selezionati grazie all’attenta direzione artistica di Claudio Niola e l’apporto determinante di un profondo conoscitore del mondo musicale partenopeo (e non solo) quale Peppe Ponti: in scena, accompagnati dalla maestria musicale di Sasà Mendoza e del suo gruppo, si sono alternati le straordinarie voci di Roberta Nasti, Consiglia Morone, un promettente Leandro Zurzolo (che conferma la grande tradizione musicale della sua famiglia), Francesca Fariello, che riesce a dare spessore a carattere a generi musicali diversi, la brava Ramona Miccio accompagnata dall’altra giovanissima percussionista Maria De Santis.

“Il successo del nostro formt Wine Art Jazz Fest, che riesce a unire grandi protagonisti della musica, giovani talenti e la riscoperta della Campania e delle sue vocazioni paesaggistiche ed enogastronomiche – sottolinea Eugenio Gervasio, CEO & Founder MAVV Wine Art Museum – che spinge a replicarla in altre zone della nostra regione, per rafforzare un flusso turistico, soprattutto nelle aree interne, capaci di esprimere grandi bellezze paesaggistiche, culturali ed enologiche. Il nostro impegno, con il supporto di Scabec e delle amministrazioni locali, è per lo sviluppo dei sistemi locali e del turismo interno in nome della condivisione e della sostenibilità”.

Le quattro giornate, inoltre, sono state seguite da migliaia di persone attraverso le dirette streaming sul Digitale Terrestre e sulle pagine social, grazie alla formula del MAVV Wine Art Museum che vuole portare ad un pubblico sempre più ampio la musica, l’arte, la cultura e l’economia del territorio. Su questi temi, in particolare la valorizzazione dei territori e dei giovani talenti musicali, MAVV è già al lavoro per l’elaborazione di innovativi format televisivi.

Anche a Summonte la due giorni si è svolta nel pieno rispetto delle normative di governo e regionali per il contenimento della pandemia da Cvid 19, grazie alla perfetta organizzazione dell’amministrazione comunale guidata da Pasquale Giuditta, dei giovani e instancabili volontari dell’Infopoint e dalla Forze dell’Ordine