Summit sul clima a Parigi: pre-conferenza a Napoli

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Christian ThimonierAnteprima napoletana, nel Consolato francese di Via Crispi, per il Paris Climat 2015, il Summit sul Clima che si terrà a Parigi alla fine di quest’anno. La conferenza è stata organizzata in collaborazione con la Stazione Zoologica Anton Dohrn. Il Console Generale di Francia a Napoli Christian Thimonier ha ricordato gli obiettivi del summit. “Si tratta di un evento al quale lo stesso presidente Holland dà enorme importanza, perché investe questioni di carattere ambientale, politico ed economico che non possonoe ssere più rinviate. Parigi spinge perché si passi dalla fase dell’accertamento sullo stato di riscaldamento alle azioni concrete da parte degli Stati. Solo 38 paesi su 200 hanno annunciato il loro impegno e i loro piani per ridurre i gas ad effetto serra: anche se queste condizioni sono piuttosto incoraggianti, non bastano ne in quantità ne in qualità. Di qui la necessità di un’azione concertata e convergente tra la Francia, la Germania , la Gran Bretagna e l’Italia sul tema nel ambito del G7 che si svolgerà il 7 e l’8 giugno in Baviera”. Monitoraggio ambientale e cambiamento del clima sono stati gli argomenti principali della conferenza preparatoria a Napoli: dopo la lectio magistralis ‘“Satelliti e cambiamento climatico svolta da Jaques Blamont (membro dell’Accademia delle Scienze e consigliere scientifico del presidente del Centro Nazionale degli Studi Spaziali), si è svolta una tavola rotonda con Luigi Amodio, direttore della Fondazione Idis– Città della Scienza; Roberto Danovaro, presidente della Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli; Laura Giuliano, direttore del Cnr-Iamc; Daniele Iudicone della Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli; Denis Moura, consigliere per la scienza e la tecnologia dell’Ambasciata di Francia in Italia e Maurizio Ribera d’Alcalà, direttore del Laboratorio di Oceanografia biologica della Stazione Zoologica. Il Console Thimonier, in chiusura, ha rivendicato il ruolo del Consolato Francese come “fulcro di cultura e dibattito sui problemi più cogenti che ci coinvolgono” e sottolineato la presenza, al dibattito sul riscaldamento planetario, di numerosi studenti. Per Thimonier è urgente che, sulla base dei grandi progressi ottenuti nell’ambito dell’osservazione satellitare, “gli Stati, produttori di gas ad effetto serra, in primis Usa e la Cina, si assumano le proprie responsabilità e mettano in atto comprtamenti conseguenti per la salvagiardia del pianeta. Da parte loro, la Francia e l’Unione europea fanno leva perchè questa conferenza sia lo spunto per un passo avanti significativo”.