Summer program di tre università americane con l’ausilio del Consolato

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Alla presenza del Console Generale presso l’Ambasciata degli Stati Uniti a Roma, William Laidlaw Console USA in visita ad Orvieto per l’inaugurazione del Summer Program 2019 di tre università statunitensi . Nella Sala dei Quattrocento a Palazzo del Capitano del Popolo, l’incontro con gli studenti americani alla presenza di William Laidlaw, Console Generale presso l’Ambasciata degli Stati Uniti d’America a Roma. Nelle sedi didattiche del Centro Studi “Città di Orvieto”, a Palazzo Negroni e Palazzo Simoncelli, sono attivi i corsi della University of Arizona, della Kansas State University e della Illinois State University.

Confermando il trend degli anni precedenti, anche La Summer School 2019 fa registrare un numero ragguardevole di presenze. Infatti, 170 studenti e docenti di tre atenei statunitensi frequenteranno quotidianamente le aule del Centro Studi “Città di Orvieto” per partecipare ai programmi residenziali estivi di studi multidisciplinari che proprio in Orvieto hanno trovato, fin dal 2002, la “città laboratorio” ideale. Nella mattinata di oggi, William Laidlaw, Console Generale presso l’Ambasciata degli Stati Uniti d’America a Roma, ha incontrato nella Sala dei Quattrocento a Palazzo del Capitano del Popolo i docenti e gli studenti della University of Arizona, della Kansas State University e della Illinois State University. Ad accogliere i numerosi ospiti erano il Prof. David Soren ed i responsabili di Arizona in Italy – Orvieto Study Abroad Program, Alba Frascarelli e Claudio Bizzarri, e di Kansas State University in Italy, Serena Croce, insieme al Presidente della Fondazione per il Centro Studi “Città di Orvieto”, Matteo Tonelli. Il Console William Laidlaw e Darrol Procacciante, assistente al Consolato Generale, hanno illustrato i servizi garantiti ai cittadini statunitensi dall’Ambasciata a Roma, dai Consolati di Firenze, Milano e Napoli e dalle Agenzie Consolari presenti a Genova, Palermo e Venezia, soffermandosi poi sulle regole di comportamento alle quali devono uniformarsi i cittadini americani che si trovano in Italia per motivi di studio o di lavoro, anche al fine di prevenire situazioni di disagio e di pericolo.

La visita del Console Generale, fa sapere il Centro Studi Città di Orvieto, conferma l’interesse delle autorità diplomatiche per lo sviluppo dell’insediamento universitario USA ad Orvieto. Tale partnership offre agli studenti americani un’esperienza accademica e culturale ricca di opportunità ed in linea con l’impegno delle rispettive Università di offrire loro un’intensa esperienza di apprendimento di qualità internazionale. Un rapporto di proficua osmosi si rinnova puntualmente alla ripresa di ogni stagione didattica tra i docenti e gli studenti delle università statunitensi, da una parte, ed il Centro Studi e la stessa Città, dall’altra, facendo registrare un impatto positivo sulla cultura e sull’economia di Orvieto. La University of Arizona e la Kansas State University svolgono ad Orvieto i propri programmi residenziali di “studio all’estero” (Study Abroad Programs) dal 2002 e dal 2006, rispettivamente, mentre la Illinois State University è al suo terzo programma in Orvieto, dopo la positiva esperienza compiuta nei due anni precedenti. Gli studenti dei tre atenei statunitensi frequenteranno le due sedi didattiche del Centro Studi (Palazzo Negroni, già sede del Tribunale, in Piazza Corsica e Palazzo Simoncelli in Piazza del Popolo) per svolgere i programmi residenziali di studi che comprendono corsi di architettura, storia antica ed archeologia, storia dell’arte, pittura, disegno, lingua e cultura italiana, comunicazione, fotografia, disegno e pittura. Si tratta di corsi calati nel contesto ambientale, culturale e sociale della città e del territorio che non possono prescindere dall’esperienza diretta dello studente con quanto lo circonda. Lo studente, infatti, è inserito per un tempo sufficientemente lungo nel tessuto vivo della città, a contatto con i suoi abitanti, con la sua economia, con il suo ingente patrimonio artistico e storico e, in questo contesto, l’insegnamento della lingua italiana rappresenta un elemento essenziale per comprendere la cultura, la società, le persone del Paese ospite. Le lezioni in aula sono alternate a viaggi di studio presso i principali siti d’interesse storico, artistico ed archeologico.