Dopo la nottata di paura, disperazione, lacrime per il disastro ambientale, per l’isola di Stromboli, nelle Eolie, trasformata in inferno con danni incalcolabili, l’ultimo focolaio e’ stato domato, grazie anche alla solidarieta’ della gente dell’isola che per tutta la notte si e’ adoperata in tutti i modi per salvare il salvabile e per evitare che il disastro assumesse proporzioni ancora piu’ tragiche. Da Lipari nel cuore della notte era partito il traghetto della Siremar che ha trasportato tre vigili del fuoco, tre automezzi dei Vigili del fuoco, e il presidente dell’associazione radioamatori eoliani Pino Orto. Su Stromboli erano gia’ impegnati i carabinieri che hanno fatto mettere in sicurezza abitanti, turisti dalle lore case a rischio, cosi’ come anche nel ristorante dell’Osservatorio che e’ stato salvato grazie all’impegno soprattutto dei piu’ giovani, sei volontari dell’Are, oltre quelli dei VIS. La nave e’ poi ripartita per Lipari e ha proseguito il collegamento di linea con Milazzo. Nell’isola e’ atteso un canadair per la bonifica. Ora si contano i danni e soprattutto dovranno essere accertate le responsabilita’. Da ieri a Stromboli gira la voce che l’incendio sarebbe partito da un piccolo fuoco acceso dalla troupe che sta girando una fiction sulla protezione civile. Da li’ le fiamme si sarebbero propagate a causa dello scirocco. Si tratta pero’ di voci, alimentate dai social, su cui i carabinieri stanno indagando.
La Procura di Barcellona Pozzo di Gotto (Messina), che ha competenza territoriale sulle isole Eolie, come apprende l’Adnkronos, ha aperto una inchiesta sull’incendio I Vigili del fuoco e i Carabinieri stanno raccogliendo delle testimonianze che poi verranno trasmesse al Procuratore facente funzione di Barcellona, al momento senza vertice in procura. Oggi verranno sentiti sia il regista della fiction Marco Pontecorvo che alcuni componenti della troupe.
I vigili del fuoco: Non ci avevano detto che avrebbero appiccato un piccolo fuoco durante le riprese
“Nella sceneggiatura che ci hanno inviato dalla produzione per la fiction ‘Protezione civile’ della Rai, che si sta girando qui a Stromboli, non ci avevano detto che avrebbero appiccato un piccolo fuoco durante le riprese, invece poi non so chi, ha pensato di farlo, forse perché rassicurato dalla nostra presenza, ma il forte vento di scirocco in pochi minuti ha fatto divampare il fuoco”. A raccontarlo all’Adnkronos è l’ingegner Salvo Cantale, responsabile emergenza dei Vigili del fuoco della Regione siciliana, che si trova a STROMBOLI a coordinare il lavoro dopo il vasto incendio di ieri. A causare le fiamme sarebbe stata proprio la produzione della fiction. Sul posto c’erano anche dei mezzi dei Vigili del fuoco e alcuni di loro. Ma per le riprese serviva un piccolo rogo. Così è stato appiccato il fuoco, seppure molto circoscritto, ma in pochi minuti è scoppiato l’inferno. “Nessuno ci aveva detto che lo avrebbero appiccato”, dice ancora Cantale. “Altrimenti glielo avremmo impedito”. Ambra Angiolini, protagonista della fiction, è ancora sull’isola. Questa mattina è andata al bar per fare colazione, ma non ha voluto rilasciare dichiarazioni.
“Sono subito andato a Stromboli ieri sera con un gommone. È stato un miracolo che non ci sono vittime ma il merito va senza dubbio alla cittadinanza che ha lottato contro le fiamme come non mai. Io non ho dato alcuna autorizzazione alla troupe. Quell’area non è di mia competenza essendo una riserva naturale orientata e quindi sotto il controllo della forestale. Adesso vogliamo capire eventuali responsabilità. I nostri avvocati sanno cosa sì deve fare”. A dirlo è il sindaco di Lipari, Marco Giorgianni, la cui amministrazione comprende anche Stromboli.