Straniere, 109mila sono diventate imprenditrici. Napoli nella top ten con 3mila aziende

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Sono 109 mila le imprese femminili straniere in Italia nel 2015. 6 mila in più in un anno (+6%) e 18mila in più in quattro anni (+20%). Danno 200 mila posti di lavoro. Tra le più numerose le cinesi (21 mila), le rumene (9 mila), le marocchine (7mila), le nigeriane (5 mila), pari alle svizzere (5 mila), seguite dalle tedesche (oltre 4 mila). Più numerose a Roma (10 mila), Milano (8 mila), Torino (5 mila), Firenze (4 mila), Napoli e Prato (3 mila), Brescia (oltre 2 mila). Crescono più velocemente in quattro anni a Reggio Calabria (da 600 a oltre 800, +50%), Ferrara (da 400 a 600, +40%), Ravenna (da 500 a oltre 600, +40%). Tra le prime anche Napoli (da circa 2 mila a circa 3 mila imprese, + 35%), Palermo (da 1000 a 1400, + 34%). In mano a donne sono un quarto delle imprese straniere in Italia. Sul ruolo delle donne, la Camera di commercio attraverso l’azienda speciale Promos per l’internazionalizzazione, partecipa al convegno, organizzato da United Nations Industrial Development Organization (UNIDO), in cooperazione tra gli altri con Non c’è Pace Senza Giustizia (NPSG), che si svolgerà in Expo lunedì 6 luglio alle 11 nello spazio Women for Expo.Pier Andrea ChevallardLe donne hanno un ruolo centrale e sempre crescente nell’economia internazionale – ha dichiarato Federica Ortalli, membro di giunta della Camera di commercio di Milano e presidente del Comitato Imprenditoria Femminile -. La Camera di commercio con il Comitato sulle imprese femminili è accanto a Women for Expo. La ricchezza di imprese anche di donne straniere in Italia rappresenta un punto di partenza e di confronto anche a livello internazionale“. “Questo appuntamento rappresenta un momento di incontro e riflessione utile anche per il rilancio degli scambi internazionali che trova in Expo un momento importante” spiega Pier Andrea Chevallard, direttore di Promos, azienda speciale della Camera di commercio per l’internazionalizzazione.