Strage di migranti
Sepe: Nessun oblio

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Coltivare la memoria, non dimenticare la strage più affollata di vite umane che il Mediterraneo ha mai accolto, trasformato in una notte in un enorme cimitero con Coltivare la memoria, non dimenticare la strage più affollata di vite umane che il Mediterraneo ha mai accolto, trasformato in una notte in un enorme cimitero con oltre 700 morti. È l’appello lanciato dai vescovi durante la Conferenza episcopale campana di primavera, organizzata a Capri nei giorni scorsi, che sarà rilanciato dal cardinale Crescenzio Sepe oggi, sabato 25 aprile, durante la celebrazione eucaristica in programma alle 20,45 alla Basilica dell’Incoronata a Capodimonte dedicata alle vittime dell’ultimo naufragio in mare. “Dinanzi agli ultimi tragici avvenimenti accaduti nel mare Mediterraneo – precisano in un documento i porporati -, che hanno visto la morte di oltre settecento persone tra cui donne e bambini, di fronte alle quotidiane cronache di migranti che, pur sapendo di rischiare la vita, salgono su barconi fatiscenti per raggiungere l’Europa, chiediamo alle istituzioni italiane ed europee di non far cadere nell’oblio questa immane tragedia e di assumere ogni utile iniziativa al fine di evitare che si ripetano altre simili stragi”. Una decisa richiesta di atti concreti per scongiurare il ripetersi di una vera e propria ecatombe. “Occorrono azioni comuni e incisive per fermare il vergognoso traffico di esseri umani. Ed é necessario che l’Europa si apra all’accoglienza”.