Storia diplomatica: Pablo Neruda

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Pablo Neruda è pseudonimo di Ricardo Neftalí Reyes Basoalto. Poeta cileno. Nato da un’umile famiglia della regione australe cilena, non riuscì a portare a termine gli studi presso l’università di Santiago ed entrò nel corpo diplomatico cileno. Prestò servizio in diversi Paesi americani, asiatici ed europei; nel 1934 ricoprì la carica di console a Madrid. In Spagna divenne amico dei giovani poeti spagnoli F. García Lorca e R. Alberti, che ebbero grande importanza nella sua formazione di poeta e di letterato. Allo scoppio della guerra civile, N. prese posizione in favore della Repubblica e fu in questo periodo che le sue opinioni politiche subirono una netta evoluzione in favore del Socialismo. Rientrato in patria, aderì al Partito comunista cileno nelle cui liste venne eletto senatore. Successivamente, in seguito all’involuzione della politica del Governo cileno, il Partito comunista venne messo fuori legge e molti suoi esponenti, fra i quali Neruda, vennero costretti all’esilio. In seguito ad un’amnistia, nel 1952 gli fu concesso di rientrare in patria. Dopo la vittoria elettorale del Fronte di unità popolare e la salita alla presidenza del socialista Salvador Allende, Pablo Neruda ricoprì per circa un anno la carica di ambasciatore straordinario della Repubblica cilena a Parigi. Nel 1971 fu insignito del premio Nobel per la letteratura. Scomparve durante i drammatici giorni seguito al golpe militare che depose il Governo Allende.