Storia delle camorre tra passato e presente. Domani a Napoli la presentazione del libro di Isaia Sales

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Si terrà domani, venerdì 16 dicembre, alle 17,30, presso il Circolo Artistico Politecnico di Piazza Trieste e Trento a Napoli, la presentazione del libro di Isaia Sales “Storia delle camorre. Passato e presente”. All’evento, moderato dalla giornalista di Repubblica Conchita Sannino, prenderanno parte il Procuratore f.f. della Repubblica di Napoli Rosa Volpe; il Questore di Napoli, Alessandro Giuliano; l’Autore, Isaia Sales e il Docente UniNa Luciano Brancaccio.
Il libro di Sales spiega come quello che definiamo “camorra”, ossia le variegate bande criminali operanti a Napoli e in altre zone della Campania (e che meglio andrebbe definito come “camorre”) abbiano assunto un ruolo di vertice inimmaginabile fino a pochi decenni fa. Questa particolare organizzazione criminale di tipo mafioso ha scalzato (assieme alla ’ndrangheta) Cosa nostra dal ruolo di leader rivestito dal secondo dopoguerra fino alla cattura di Totò Riina. E nessuna istituzione di contrasto alle mafie aveva mai avanzato una previsione del genere, nessuno studioso della materia aveva ritenuto possibile una scalata simile.
La camorra è nata prima della mafia siciliana. Per tutto l’Ottocento, infatti, si definiva “camorra palermitana” l’organizzazione criminale siciliana, e fino agli anni Cinquanta del Novecento ci si riferiva alla ’ndrangheta con il termine di “camorra calabrese”. Alcuni dei vocaboli più noti, come omertà e pizzo, provengono dalla lingua napoletana. La camorra è, dunque, la prima mafia urbana nata in Occidente. Questa originale criminalità (che l’autore preferisce nominare con il plurale “camorre” proprio per le variegate forme che ha assunto nel tempo) è diventata, assieme alla ’ndrangheta, la mafia di maggiore pericolosità di quest’epoca. Isaia Sales ci spiega i motivi di questo lungo e inarrestabile primato storico.

Isaia Sales ha insegnato Storia delle mafie, è editorialista di «Repubblica» e collabora con la rivista Limes. Per Rubbettino ha pubblicato Storia dell’Italia mafiosa (2015), I preti e i mafiosi (2016) e, con Simona Melorio, Storia dell’Italia corrotta (2019). Per lo stesso editore ha inoltre curato, con Enzo Ciconte e Francesco Forgione, i cinque volumi dell’Atlante delle mafie.

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