Stop al glaucoma, a Napoli nasce l’Osservatorio per la salute della vista

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L’informazione e la sensibilizzazione sono le prime armi contro i danni che può arrecare il glaucoma, una delle più importanti patologie oculari per prevalenza ed impatto socio-economico e per la prognosi e qualità di vita del paziente. Per questo è stato istituito di recente Osvi, l’Osservatorio per la salute della vista, presentato in una conferenza stampa al Circolo Canottieri Napoli. Si tratta di una piattaforma internet (www.osvi.it) in cui gli utenti potranno trovare informazioni qualificate, news aggiornate da tutto il mondo, video-interviste ma anche ricerche e sondaggi sulla popolazione.
La vita media si allunga ma proprio per questo sono in aumento i casi di glaucoma: già oggi si stima che in Italia ne soffrano circa 600mila persone e nei prossimi vent’anni si prevede un incremento del 33% della prevalenza della malattia a causa dell’invecchiamento della popolazione. Ma la ricerca sta facendo passi in avanti ed oggi gli oculisti hanno a disposizione un’opportunità terapeutica in più: la neuroprotezione da affiancare sempre e comunque alla terapia ipotonizzante, cioè quella che abbassa la pressione dell’occhio.
Si stima che la prevalenza del glaucoma primario ad angolo aperto (POAG) in Italia sia pari a circa il 2% della popolazione sopra i 40 anni. Il previsto incremento nei prossimi anni varia da un minimo del 20-30% per le regioni centromeridionali ad un massimo del 40-50% per quelle settentrionali. “Eppure – sottolinea Paolo Lepre, già Responsabile di Unità funzionale di Oftalmologia e Past President dell’Associazione Campana Glaucoma – l’80% della cecità è evitabile attraverso la prevenzione (20%) ed il trattamento medico e chirurgico (60%)”.
Secondo i dati della Società Oculistica Italiana, l’incidenza del glaucoma in Campania è dell’8% contro il 16% della Lombardia di cui solo il 40% si sottopone ad adeguate cure, secondo lo standard terapeutico classico. Come mai questa differenza di incidenza? “E’ legata soprattutto al fatto che in questa regione la popolazione è più giovane rispetto alla media nazionale” spiega il dottor Lepre. Secondo i dati Istat, infatti, la Campania è in generale la regione più giovane con 41,5 anni in media. Ma l’età non è l’unico fattore che spiega la minore incidenza del glaucoma in Campania. “Ci potrebbe essere – chiarisce l’oculista – anche una difficoltà valutativa legata al ritardato accesso alla diagnosi per la carenza di centri di eccellenza per la cura del glaucoma sul territorio regionale”.
Dal monitoraggio che ha effettuato il Ministero della salute sulle attività dei Centri di Riabilitazione visiva, svolte nel 2016, infatti, è emerso che ancora non c’è omogeneità sul territorio nazionale in termini di strutture ed attività svolte. In particolare, in Campania risultano attivi solo 4 centri di riabilitazione visiva rispetto ai 15 della Lombardia e ai 10 della Sicilia, una carenza che a volte costringe i pazienti a spostarsi in luoghi extra-regionali per ricevere assistenza nel campo specifico delle minorazioni visive. “Grazie anche alle numerose attività di sensibilizzazione svolte dall’Associazione Campana Glaucoma – spiega Lepre – nella nostra regione c’è una buona cultura medico-oculistica relativa al glaucoma. Tuttavia, c’è ancora qualche difficoltà nella gestione sociale della malattia perché ci sono meno centri di eccellenza per il glaucoma e, quindi, l’approdo alla diagnosi e alla terapia può essere più lento”.
“Il glaucoma – prosegue il dottor Lepre – è una neuropatia ottica cronica progressiva che condivide alcune caratteristiche con altre malattie neurodegenerative come la malattia di Alzheimer ed il morbo di Parkinson”. Ecco perché la neuroprotezione rappresenta un’opportunità in più per trattare più efficacemente questa malattia. “È ormai aperta – chiarisce Lepre – la via alla terapia farmacologica della neuroprotezione, ovvero alla terapia capace di proteggere le cellule ganglionari da una morte precoce, scatenata da endo o eso-tossine oppure dall’ischemia. La ricerca, infatti, si sta spostando sempre più verso sostanze con capacità di neuro-modulazione o ‘neuroenhancement’. Ritengo che la neuroprotezione sia un supporto indispensabile e andrebbe applicata in tutte le forme di glaucoma perché arreca un reale beneficio al paziente evitando la progressione drammatica della malattia”.
L’Osservatorio per la salute della vista promuoverà di volta in volta iniziative culturali e istituzionali come convegni e corsi per medici e giornalisti sul tema della prevenzione e la protezione della salute della vista nei diversi contesti. L’Osvi, che nasce come una costola dell’Agenzia Nazionale della Prevenzione (ANP), si avvale di un comitato scientifico composto da: Stefano Gandolfi, Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Oculistica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, Carlo Nucci, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Oculistica presso il Policlinico Universitario di Roma Tor Vergata, e Luciano Quaranta, direttore del Centro per lo Studio del Glaucoma presso l’Università degli Studi di Brescia.