Stazione spaziale internazionale, la “passeggiata” di AstroLuca è un successo

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in foto Luca Parmitano, astronauta

È terminata con successo dopo circa sei ore e mezzo, la passeggiata spaziale di AstroLuca, l’astronauta italiano dell’Agenzia spaziale europea (Esa), Luca Parmitano, comandante della Stazione Spaziale Internazionale (Iss), per riparare lo strumento che cerca la materia oscura dell’universo. Con il collega americano della Nasa, Andy Morgan, è stato impegnato in una delle più complesse attività extraveicolare (Eva) mai effettuate: 6 ore di intenso lavoro fuori dalla Iss, che avviano una serie di passeggiate spaziali (almeno altre tre) per la manutenzione dello strumento Alpha Magnetic Spectrometer (AMS-02), un rilevatore di particelle di antimateria e di materia oscura situato in cima alla struttura a traliccio S3 della Stazione tra una coppia di pannelli solari e radiatori. Venerdì 22 i due astronauti faranno la seconda delle passeggiate spaziale che cercheranno di riattivare l’AMS. Nella prima giornata di lavoro per la riparazione -cominciata alle 12:30 e completato il lavoro sei ore e 39 minuti più tardi: hanno individuato i materiali, rimosso una copertura dello strumento e installato le maniglie che faciliteranno il lavoro nelle prossime passegiate spaziali. La maggior parte degli scienziati concorda sul fatto che molecole, pianeti e stelle rappresentino meno del 10 percento della massa e dell’energia nell’intero universo; il resto è ciò che chiamano materia oscura, qualcosa che non emette radiazioni elettromagnetiche ed è trasparente attraverso lo spettro. L’esistenza di questa presunta materia può essere dedotta solo sulla base del suo effetto gravitazionale sulla materia delle stelle e degli altri corpi cosmici e dalle interferenze o dai disturbi percepiti nel fondo cosmico delle microonde nell’universo. L’AMS, progettato per una missione di tre anni, registra il numero di particelle che attraversano tutti i suoi rivelatori e, ad oggi, ha rilevato oltre 140.000 milioni di particelle, rilevando il tipo e anche le caratteristiche come massa, velocità, carica e direzione della sua traiettoria. Finora ha fornito dati agli scienziati di tutto il mondo, per conoscere meglio la materia oscura e l’origine dell’universo, dati che aiutano a capire di cosa è fatto l’universo.

La Nasa considera queste Eva particolarmente impegnative, in quanto AMS-02 non era stato inizialmente progettato per operazioni straordinarie di mantenimento. “L’operazione delicatissima di @astro_luca ci ha tenuti col fiato sospeso fino alla fine”, ha commentato il ministro dell’Istruzione, università e ricerca Lorenzo Fioramonti. “L’esplorazione dello spazio sta facendo vivere all’Italia un rinnovato entusiasmo per la ricerca”. Come ‘spacewalker’ principale, ruolo noto anche come ‘EV1’, Parmitano indossava una tuta spaziale bianca con mostrine rosse, mentre Morgan una bianca senza mostrine. Il duo è stato assistito dagli astronauti della Nasa Christina Koch e Jessica Meir, da dentro la Iss. Per AstroLuca – il primo astronauta europeo ad assumere il ruolo guida – è già la terza Eva dopo quelle effettuate nel 2013 nel corso della missione Volare dell’Agenzia spaziale italiana. La sua seconda uscita fu caratterizzata da un pericoloso incidente che concluse la missione extraveicolare poco dopo il suo avvio. La spacewalk di Parmitano è stata trasmessa in diretta streaming da Esa e Nasa. “Operare al di fuori della Stazione sarà sempre più la regola”, ha fatto notare il presidente dell’Asi Giorgio Saccoccia. “Il futuro dell’uomo nello spazio sarà quello di trovarsi sempre più ad operare in un ambiente così distante e lontano per il quale siamo stati creati. Dobbiamo cominciare a pensare allo spazio non più come un ambiente ostile da vivere ma un ambiente nel quale si opererà in maniera quotidiana dove fare operazioni di assemblaggio, manutenzione, produzione. Ovviamente nulla è facile: sono operazioni di una complessità enorme e abbiamo bisogno di donne ed uomini straordinari come i nostri astronauti che ci permetteranno di fare quel passaggio tra la straordinarietà all’ordinarietà. Persone preparate con lunghi e complessi addestramenti e formazione in Italia ed all’estero, come il nostro Luca Parmitano”.