Starmer vede Meloni a Roma, s’è parlato di Ucraina, M.O., migranti

26

Roma, 16 set. (askanews) – Ucraina, Medio Oriente, relazioni bilaterali, ma anche questione dei migranti: questo il menù del vertice che si è tenuto oggi a Roma, a Villa Doria-Panphilj, tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e Keir Starmer, il nuovo premier laburista britannico, al suo primo viaggio nel paese da quando ha formato il suo nuovo governo a Londra.

“Riconosco l’importanza dell’Italia come leader in Europa e come paese del G7. Stiamo dando inizio a una nuova era nei rapporti con l’Ue”, ha detto Starmer, sottolineando come l’Italia abbia in tal senso un ruolo importante. “Abbiamo impiegato il nostro tempo per parlare delle sfide mondiali di fronte a noi. Siamo determinati ad affrontarli assieme”, ha detto ancora Starmer.

Tra queste, una delle più pressanti è l’Ucraina. “Saremo insieme fianco a fianco per sostenere l’Ucraina per tutto il tempo necessari”, ha detto il capo del governo di Londra, affermando che si lavorerà per “far arrivare 50 miliardi di euro” entro la fine della presidenza italiana del G7.

Su questo, tuttavia, ci sono anche diversità tra Londra e Roma, con la Gran Bretagna disponibile a dare un via libera all’utilizzo dei suoi missili ceduti a Kiev anche per attacchi in profondità in territorio russo, prospettiva questa che ha suscitato una reazione molto minacciosa da parte del presidente russo Vladimir Putin. Roma, invece, ha un approccio più prudente.

Starmer, rispondendo alle domande sull’argomento, non si è sbilanciato. Ha ricordato che quella che si sta combattendo in Ucraina è “una guerra illegale iniziata dalla Russia” e che “l’Ucraina ha diritto all’autodifesa”. Poi ha aggiunto: “Noi siamo sempre stati al fianco dell’Ucraina. Non è solo una guerra all’Ucraina, ma ai diritti, alla libertà, allo stato di diritto che si applica a tutti noi”. Per questo, ha proseguito, “io credo che sia importante che mettiamo l’Ucraina nella migliore posizione possibile. Di questo ne abbiamo parlato”, ma ha tagliato corto affermandoi di non voler entrare “nelle singole capacità”.

Sull’altro tema caldo sullo scenario internazionale, Starmer e Meloni sono apparsi in linea. “Siamo uniti nel sostegno per in cessate il fuoco immediato a Gaza. Tutti gli ostaggi devono essere rilasciati subito, devono arrivare aiuti umanitari a Gaza”, ha detto il capo del governo di Londra.

Particolarmente favorevoli, poi, i giudizi di Starmer sul tema del contrasto alle migrazioni illegali. “Avete conseguito risultati notevoli lavorando a monte”, ha detto il premier britannico, cioè con i paesi di transito della migrazione. E ha notato come gli arrivi si siano ridotti del 60%.

In tal senso, Starmer ha segnalato come assieme a Meloni abbia affrontato il tema del progetto di un centro per i migranti in Albania. E il premier britannico ha sostenuto che questa collaborazione segna un ritorno al “tradizionale pragmatismo britannico: quando vediamo una sfida con gli alleati, ne parliamo”.

Il capo dell’esecutivo britannico, inoltre ha segnalato come l’Italia sia nella top ten tra i partner commerciali e al sesto posto per investimenti diretti. E ha notato che sono in arrivo due nuovi investimenti da mezzo miliardo di euro, 400 milioni dei quali da Leonardo.