Mentre serviva lo stato con onore, dedizione e talento dev’essere successo qualcosa che lo ha profondamente ferito. Ora si serve delle intercettazioni per vendicarsi. “Il parlamento non deve essere ostaggio dei PM”, dice con astio. Ma sono istituzioni diverse. C’è chi fa le leggi e chi cerca di smascherare chi non le rispetta. Ma lui vuole punire i suoi ex colleghi privandoli della tecnologia per complicargli il lavoro. Non si rende conto di aiutare, così, i corrotti. Adesso che è ministro non può togliersi i sassolini dalla scarpa, deve fare gli interessi della Giustizia.
L’Italia ha rinnovato l’impegno di sostenere il diritto degli ucraini a difendere la propria libertà e di contribuire alla difesa del paese con aiuti militari
La speranza è che si arrivi presto alla pace attraverso il lavoro delle diplomazie. Stefania Craxi, Presidente della Commissione Esteri del Senato, in quota Forza Italia, ha poca fiducia nella capacità di mediazione dell’Europa e ammette l’inadeguatezza della politica odierna. “Se ci fosse ancora mio padre, che conosceva bene le dinamiche che regolano i rapporti internazionali – dice in un’intervista a BeeMagazine – non saremmo arrivati al punto di trovarci sull’orlo della terza guerra mondiale”.
Gentile Premier, persino l’ex ministra del M5S sarebbe intervenuta a difesa dell’insegnante impallinata
Il nostro ministro, invece, si volta dall’altra parte. La Prof di Scienze è dovuta ricorrere alla magistratura perché né l’istituto professionale di Rovigo né il provveditorato l’hanno difesa. Mentre un alunno la prendeva di mira con una pistola ad aria compressa gli altri si sbellicavano dalle risate e filmavano la scena. Qualcuno era stato espulso per 5 gg. Ma il ricorso dei genitori per un cavillo di forma ha fatto annullare la punizione. Sono trascorsi tre mesi e il solo provvedimento è stato lo spostamento della Prof ad altra sezione. È questa la scuola che auspichiamo?
Oggi l’Italia è più sicura e giustamente la politica esulta. Ma merito maggiore della cattura ce l’ha la malattia di Messina Denaro
Il cancro e la necessaria chemio lo hanno reso più vulnerabile. È finita anche per lui, campione di latitanza, quella che riteneva erroneamente essere la libertà. Finisce prima o poi per tutti perché è la natura, oltre che le forze dell’ordine, a dare la caccia ai criminali. Per 30 anni si nascose in capo al mondo. Alla fine gli mancarono le energie per continuare a scappare. Da alcuni mesi si curava in una clinica di Palermo. Quando i carabinieri gli chiesero il nome, rispose senza reagire “Sì, sono io”, ma pensando tristemente “Ero io”.
Mentre in Italia si decantano i vantaggi del semi presidenzialismo, negli USA si profila la tendenza opposta: meglio un governo di coalizione
Un’autorevole corrente di pensiero bipartisan tenta di convincere gli americani a modificare le regole per conferire maggiore potere al Congresso e, quindi, ai cittadini, anziché al presidente. Una singola persona spesso sbaglia. Un accordo tra i partiti è più democratico del sistema maggioritario, che talvolta penalizza chi ha ottenuto il maggior numero di voti. Come spesso accade, noi siamo di modello per gli altri, ma scegliamo quello peggiore per noi. Preferiamo accentrare il potere su una sola persona, anche se non è forte ma solamente flaccida.
L’ex europarlamentare e capofila della rete di corruzione a Bruxelles si pente, rivela il nome dei complici e se la cava con un anno di reclusione
Bisogna riconoscere che siamo i più bravi a delinquere, grazie anche al contributo della famiglia. Dopo la mafia nel secolo scorso, oggi esportiamo criminalità politica. Un esempio per gli elettori più attenti e volenterosi. Basta un solo anno di carcere per arricchirsi. Lo stesso tempo di fare un master all’università, ma si esce con un credito di diversi milioni. Dopo averne restituito uno c’è la libertà. Che razza di Giustizia europea. Delinquere conviene.
Come mai inquisire anche i medici nel caso Messina Denaro? Non sono loro la borghesia complice e corrotta. Fanno il loro dovere
Nelle strutture pubbliche l’amministrazione è tenuta a segnalare all’autorità la presenza di un ricercato. Ma la Giustizia non può intralciare la missione del medico. È un’istigazione a non rispettare il giuramento di Ippocrate che è sacro. C’è tanta gente che si comporta male in Italia. Non perseguitiamo quei professionisti che rispettano la propria deontologia. Anche per altre persone, indagate per favoreggiamento ci deve essere comprensione. Non è facile negare un favore a un boss e neppure denunciarlo. Non si può processare la paura.