E’ cresciuta di dieci punti percentuali in un anno, dal 51% del 2011 al 61% del 2012, la quota di italiani che considera non solo accettabile, ma necessaria la sperimentazione scientifica E’ cresciuta di dieci punti percentuali in un anno, dal 51% del 2011 al 61% del 2012, la quota di italiani che considera non solo accettabile, ma necessaria la sperimentazione scientifica sugli animali per scopi medici. E’ quanto emerso da un sondaggio condotto da Ipsos, su un campione di mille italiani, e presentato questa mattina nel corso del convegno “Sperimentazione animale e diritto alla conoscenza e alla salute”, promosso e organizzato dalla commissione Igiene e Sanità del Senato. In generale, dalle risposte degli intervistati, si evince che dal luglio 2011 ad oggi è aumentata l’accettabilità della sperimentazione animale per scopi medici. Oggi, infatti, quasi un italiano su due, il 49%, definisce accettabile effettuare test scientifici sugli animali per testare medicinali destinati alla cura degli essere umani. Sostanzialmente inaccettabili invece, per ben l’80%, i test sugli animali per verificare la qualità dei prodotti cosmetici.