Spazio, rivelatori italiani in missione Ixpe: studieranno il super buco nero

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Studierà e misurerà la polarizzazione dei raggi X emessi da sorgenti astrofisiche. Questo il compito della missione Ixpe della Nasa sviluppata in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Italiana il cui lancio è previsto per l’autunno del 2021. Il piano delle osservazioni delle sorgenti che misurerà la sonda è stato oggetto di una pubblicazione sulla rivista Astronomy&Astrophysics alla quale hanno partecipato scienziati di Asi, dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) e dell’Università di Strasburgo. La missione Ixpe avrà a bordo 3 telescopi con rivelatori basati sulla tecnologia innovativa dei Gas Pixel Detector e che sono il “risultato degli sforzi iniziati negli anni ’80” ricordano Asi, Infn e Inaf. “I rivelatori permettono di misurare la polarizzazione dei raggi X emessi da sorgenti astrofisiche. Ixpe aprirà così una nuova finestra osservativa perché sarà la prima missione interamente dedicata a misure di polarizzazione nei raggi X. Questo tipo di misura permette di studiare la geometria e i processi fisici di emissione di radiazione e accelerazione di particelle in ambienti con campi magnetici e gravitazionali estremi” spiegano Asi, Infn e Inaf. È questo, ad esempio, il caso di Sagittarius A*, il buco nero di grande massa centro della Via Lattea. La scoperta che al centro della nostra galassia c’è un buco nero avente una massa di 4 milioni di volte la massa del Sole, resa possibile dagli studi dalle orbite stellari nella regione del centro Galattico, ha portato quest’anno al premio Nobel per la fisica Andrea Ghez e Robert Genzel.