Spazio, gara a tre Italia in pole

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Sono tre i progetti in gara per aggiudicarsi il finanziamento dell’Esa, l’agenzia spaziale europea, che a breve sceglierà una missione da lanciare nel 2025. Nell’ambito del programma scientifico Cosmic Vision, l’Esa sta da tempo lavorando alla selezione delle missioni spaziali del prossimo decennio, di tre tipi: quelle di classe S (“small”) con un budget non superiore ai 50 milioni di euro; quelle di classe M (“medium”) con budget fino a 500 milioni; e le missioni di classe L (“large”) fino a un miliardo di euro. Ora l’Esa ha annunciato i finalisti della quarta e ultima missione di classe M, il cui lancio è previsto per il 2025. Le prime tre sono Solar Orbiter, già in fase avanzata di realizzazione, che fornirà osservazioni ravvicinate del Sole; Euclid, in programma per il 2020, per lo studio dell’energia e della materia oscura; e Plato, per la ricerca di esopianeti. La quarta e ultima classe M sarà scelta tra tre finalisti: Ariel (“Atmospheric Remote- Sensing Infrared Exoplanet Large- survey”) è pensato per analizzare le atmosfere di circa 500 esopianeti, in cerca di tracce di vita extraterrestre; Thor (“Turbulence Heating ObserveR”) analizzerà l’interazione del vento solare con il campo magnetico terrestre; Xipe (“X-ray Imaging Polarimetry Explorer”) è progettato per studiare i raggi X provenienti da sorgenti astrofisiche ad alta energie, come supernove e buchi neri. In tutti e tre i casi, l’Italia è in prima linea, con l’Istituto Nazionale di Astrofisica, che fornirà alcuni dei principal investigator delle missioni, ossia gli scienziati che guideranno il team di analisi dei dati. L’Esa annuncerà il progetto selezionato nei prossimi mesi.